Lo spiega molto bene lo scrittore Jasper Fforde nel suo bel romanzo Il caso Jane Eyre ormai in libreria da vari mesi.L’autore, nato a Londra nel 1961, ha lavorato come tecnico dell’industria cinematografica, ma la sua passione era scrivere e come tanti, per il suo primo manoscritto ha collezionato una serie impressionante di rifiuti fino a trovare un editore disposto a rischiare su di un esordiente. In ogni caso il successo è stato enorme.
Siamo nel 1985, ma anche se gli scenari non sono molto diversi da quelli reali, l’Inghilterra descritta dall’autore ha molte cose “strane”: in Crimea si sta perpetuando un braccio di ferro tra le potenze occidentali e la Russia (dove governano i Romanov), i cieli sono solcati da dirigibili, l’umanità è stregata dalla letteratura e grandi masse di lettori si infervorano per i grandi romanzi delle tradizione, tra cui Martin Chuzzlewit di Dickens e Jane Eyre di Charlotte Brontë; e stormi di seguaci di Bacon (sorta di "testimoni di Geova" sempre in cerca di proseliti porta a porta) divulgano con insopportabile insistenza il loro credo letterario. In questo contesto, da noi appena accennato, agisce la protagonista: Thursday Next, agente di primo livello dell’OPS-27, il reparto Detective Letterari della Divisione Operazioni Speciali. I crimini letterari sono un reato diffuso e temuto, in questa strana Inghilterra alternativa in cui anziché assaltare i furgoni portavalori si rubano e ricettano prime edizioni di libri rari, o si spacciano versioni apocrife dei drammi di Shakespeare. Thursday, con un padre che appare e scompare dai suoi viaggi in universi paralleli, viene catapultata in un vortice di avventure ancor più strabilianti dall’incredibile creazione di suo zio Mycroft (scienziato che ha già al suo attivo invenzioni come i tarli bibliofili, l’olfattoscopio e il salvaschermo retinico); il PDP, il Portale della Prosa, un congegno che permette di entrare e uscire da un’opera letteraria. È proprio usando il PDP che il cattivo di turno Acheron Hades, attacca e minaccia il patrimonio letterario.
La saga di Thursday Next è arrivata al quarto volume ed è composta oltre che da The Eyre Affair (2001) anche da Lost in a Good Book (2002), The Well of Lost Plots (2003) e da Something Rotten (2004).
Fforde nel frattempo ha iniziato un’altra serie, Nursery Crimes, già composta da The Big Over Easy (2005) e The Fourth Bear (2006).
Dalla quarta di copertina: C’è un 1985 diverso: i libri sono il bene più prezioso, il tempo tende a flettersi all’improvviso e i confini tra realtà e fantasia sono molto morbidi.
E’ il mondo di Thursday Next, trentaseienne dolce e coraggiosa, di professione Detective Letteraria.
Thursday ha le sue ombre: non riesce a dimenticare il fratello Anton, caduto in Crimea (dove la guerra non è mai finita) e rimpiange un amore perduto.
Ma è una donna piena di risorse. Fa bene il suo lavoro; la rallegrano gli incontri fortuiti con il padre, disertore della CronoGuardia, e le visite al laboratorio del vecchio e stravagante zio Mycroft.
Zio Mycroft è un inventore, affascinato dall’elasticità del tempo, dello spazio, della realtà. Dopo lunghi esperimenti, ha trovato la chiave per entrare e uscire (fisicamente!) da un’opera letteraria.
Ma l’invenzione cade nelle mani sbagliate.
Acheron Hades, criminale diabolico, il terzo uomo più ricercato del pianeta, se ne appropria.
Sottrae il manoscritto di Jane Eyre dalla casa natale di Charlotte Brontë, piomba nel romanzo sul più bello e rapisce la povera Jane Eyre in camicia da notte. Poi chiede un riscatto insostenibile... Milioni di fan di Charlotte Brontë sono disperati.
Scende in campo Thursday Next. Le indagini la riportano a Swindon, dove vive il suo antico amore. Tra dilemmi sentimentali, pressioni della potentissima Goliath Corporation, sfide all’ultimo sangue con Acheron Hades... riuscirà a portare in salvo Jane Eyre e a rimettere in sesto la sua vita?
Il caso Jane Eyre di Jasper Fforde (The Eyre Affair, 2001), traduzione di Emiliano Bussolo e Daniele A. Gewurz, Marcos y Marcos, collana Gli Alianti 132, pag. 378, euro 16,00.
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