Il 25 settembre è morto John M. Ford, classe 1957.
Se c'è una frase che può racchiudere tutto quanto ha fatto nel campo della fantascienza e del fantastico è: "giocando con originalità".
Ford ha scritto racconti brevi e fulminanti molto godibili e "giocosi", oltre a una nutrita schiera di romanzi che vanno dalla fantascienza al fantasy delineando un universo di personaggi psicologicamente molto sfaccettati.
Ma la produzione forse più famosa è quella dedicata all'universo Trek, e in particolare ai Klingon.
La simpatia di Ford verso questa razza si è manifestata sin dalla produzione di The Final Reflection, un romanzo in cui sono i Klingon a salvare la Federazione dal disastro mentre gli eroi umani appaiono defilati come comprimari. E partendo da questo Ford ha contribuito ad arricchire la cultura klingon precisando le regole del Klin Zha, ovvero il "gioco di scacchi" che i Klingon praticano e che è possibile giocare documentandosi in rete. Dobbiamo a Ford anche il manuale sui Klingon del gioco di ruolo di Star Trek, nonchè moduli di gioco per GURPS e Paranoia.
Non va dimenticato che Ford è stato uno dei collaboratori di Neil Gaiman e che ha vinto nel 1983 il Fantasy Award per The Dragon Waiting mentre nel 1993 gli è stato assegnato il Philip K. Dick Award per Growing Up Weightless. In Italia sono stati pubblicati solo alcuni racconti, quasi tutti sulla Rivista di Asimov versione SIAD.
Insomma è ripartito per le stelle uno scrittore che ha cercato di essere originale e divertirsi con intelligenza in quello che faceva.
E il saluto che vogliamo tributargli è: "Q' apla!"
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