Per spiegare bene il senso di questa notizia bisogna fare una paio di precisazioni:

chi ha già visto la seconda stagione di Lost sa che c'è già stata una sorta di spiegazione alla più famigerata serie numerica mai conosciuta: ovvero (e qui siamo in pieno spoiler!), era una password da inserire in un computer ogni 108 minuti per evitare un ipotetico disastro. Che non era però così ipotetico. Ma, siamo ancora lontani dallo spiegare perchè proprio quei numeri e perchè si trovassero sull'esterno della botola e venissero ripetuti da un vecchio messaggio radio.

A questo punto torna in gioco la Lost Experience, una geniale invenzione che vuole creare un ponte tra la finzione e la realtà, con tanto di personaggi immaginari che compaiono nel mondo reale per svelare o nascondere complotti, creando un background esterno alla storyline del telefilm stesso, ma che pure ne ampliano il significato. Volete sapere da dove arriva la Black Rock? potete scoprirlo solo con la Lost Experience. Volete sapere cosa sta macchinando la Hanso Foundation e cos'era la Dharma Initiative? la Lost Experience è la sola possibilità di saperne di più.

Anche perchè il mondo intorno a Lost è troppo vasto e complicato per poter essere inserito nel telefilm stesso, a meno di non fare un prequel così lungo da far dimenticare allo spettatore quale fosse il punto di partenza. Esiste una preziosa mappa della Lost Experience, data dal monumentale sito Lostpedia, di cui potete trovare il link più sotto e dove, se conoscete l'inglese (che male non fa), potrete scoprire quanto è labile il confine tra fantasia e realtà. Arrivata alle ultime battute prima dell'uscita della terza e mostruosamente attesa stagione del telefilm, la Lost Experience ha calato proprio oggi il suo asso.

Volete sapere da dove arrivano i numeri 4, 8, 15, 16, 23, 42? Ne siete sicuri? Allora andiamo.

Tutto inizia con la figura enigmatica del matematico italiano Enzo Valenzetti, figura elusiva che si nascondeva dietro i suoi progetti in quel di Priceton intorno agli anni 70. La sua creazione nacque su un progetto voluto dalla ministero della difesa usa all'alba della crisi dei missi a Cuba e aveva un solo scopo: scoprire quando sarebbe avvenuta la fine del mondo e impedirlo. Il risultato del lavoro di Valenzetti, la sua equazione matematica, 4, 8, 15, 16, 23, 42, è basata su specifici geroglifici egizi a cui sono stati assegnati i suddetti numeri e indicano quanto tempo manca alla fine del mondo in termini matematici a partire da quando è stata creata la suddetta equazione, ovvero nel 1975. La seria numerica rappresenta il cuore dei fattori ambientali e umani che avrebbero portato all'estinzione dell'umanità.

Ed ecco entrare in scena la Hanso Foundation, che tramite la Dharma Initiative, volle tentate di cambiare gli eventi. Come? Tentando di modificare uno per uno i singoli numeri, ovvero i fattori ambientali a livello mondiale, per impedire che l'umanità raggiungesse la fine.

Ma ogni tentativo di manipolare l'ambiente fallì miseramente: i dati rilevati continuavano a tornare ai medesimi valori.

Allora il misterioso proprietario della Hanso, Thomas Mittelwerk, decise che, se non si poteva evitare la fine del mondo, poteva almeno fare in modo che la gente non dovesse soffrire al suo arrivo, e decise di creare un potentissimo virus in grado di decimare la popolazione mondiale.

Ora, solo Rachel Blake, la figura che si trova dietro la Lost Experience, è diventata l'unica persona in grado di fermare i progetti di Mittelwerk, anche se può agire solo di nascosto e senza nessun aiuto, lasciando criptici messaggi in vari siti mondiali. Signori, benvenuti nel cuore di Lost. Spero che il viaggio vi piaccia, perchè potrebbe essere l'ultimo.