Che cos’era Il prigioniero? Una spy-story surreale, una satira, una metafora di un governo oppressivo simile al grande fratello di Orwell, o solo quello che si otteneva sul finire degli anni ‘60 in Inghilterra se si mescolavano sceneggiatori e stupefacenti di ogni genere?

Quale che sia la possibile risposta, i 17 episodi che componevano questa serie sono diventati parte dell’immaginario di chiunque vi si sia imbattuto nel corso del tempo, e ancora oggi le sue atmosfere allucinate eppure in qualche modo troppo reali riescono a colpire il nostro immaginario.

Ed è di questi giorni la notizia che Christopher Nolan, il regista di Batman Begins (e il suo prossimo sequel Dark Knight che no, non ha nulla a che fare col fumetto di Miller), nonché del cult movie Memento è in trattative con la Universal per trasportare la serie non solo nel ventunesimo secolo, ma anche sul grande schermo.

Come è giusto che sia, nella sue intenzioni ci sarebbe una libera interpretazione del soggetto, più vicina non solo al suo stile narrativo e visuale, ma anche al mondo attuale.

Se il progetto verrà confermato, la produzione del film avverrà dopo la realizzazione del suddetto Dark Knight, quindi nel 2007 inoltrato.

E forse finalmente scopriremo chi era davvero l’agente numero 6 e il segreto che nascondeva.