Insieme hanno scritto un intero ciclo di storie, una serie di racconti che hanno in comune, oltre a "la mia amata" del titolo, la riuscitissima comunione tra la vera surreale di Roberto Quaglia e l'arguto houmor inglese di Ian Watson.
Il primo racconto - Una tomba per la mia amata - era uscito in Italia sul numero 49 di Robot, apprezzatissimo sia per l'originalità dell'idea sia per il modo brillante - in entrambi i sensi: intelligente e divertente - in cui era stata sviluppata. Il racconto è stato pubblicato anche sulla rivista americana Weird Tales.
In novembre è uscito sulla rivista online Clarkesworld Magazine un nuovo racconto, The Moby Clitoris of My Beloved ("Il Moby-clitoride della mia amata"). Clarkesworld è una libreria online che pubblica una rivista online di narrativa gratuita: se il racconto letto viene apprezzato, per riconoscenza si può donare un dollaro o acquistare un libro. L'indirizzo del racconto è www.clarkesworldmagazine.com/watson_11_06.html.
Un nuovo racconto è uscito in questi giorni sul numero di gennaio 2007 di Helix, un'altra rivista online. Il titolo è The Mass Estinction of My Beloved ("L'estinzione di massa della mia amata") e comincia così: "La mia amata era Brigitte Bardot. Una di cinquecento Brigitte Bardot. Ma per me era speciale." L'indirizzo: www.helixsf.com/fiction/Q3_watsonquaglia_massext.htm.
Un altro racconto della serie, The Penis of My Beloved ("Il pene della mia amata") è uscito nell'antologia Lust For Life: Tales of Sex And Love, edita negli Stati Uniti.
Roberto e Ian hanno iniziato a collaborare alla serie "My Beloved" in un hotel misteriosamente deserto nei boschi sul confine tra Ungheria e Slovacchia, nel 2003.
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