Il nome del regista forse risulterà poco conosciuto a qualcuno, ma per inquadrare la situazione è sufficiente citare i suoi film: Il sesto senso, Unbreakable, Signs, The Village. In pochi anni Shyamalan è diventato il maestro del paranormale, dell’incanto, il cantore della terra di confine fra realtà e immaginazione. Per quanto soprattutto i suoi ultimi film siano stati anche piuttosto discussi, il regista indiano rimane comunque uno dei principali esponenti del cinema fantastico che rifugge gli effetti speciali ad ogni costo, per concentrarsi invece sull’interiorità dei personaggi e la complessità delle situazioni.

A breve dovrebbe uscire nelle sale il suo ultimo lavoro, Lady in the water, descritto come un moderno thriller fiabesco. Il film racconta la vicenda di Cleveland Heep (l’ottimo Paul Giamatti, presente in Paycheck, Il pianeta delle scimmie e apprezzatissimo in Sideways), custode di un palazzo il quale, un giorno, rinviene nella piscina condominiale una ninfa marina in fuga da creature maligne (Bryce Howard Dallas, già con Shyamalan in The Village). Dopo essersene innamorato, Cleveland scopre che la ninfa è il personaggio di una favola dotata di enormi e sconosciuti poteri, e sarà pertanto costretto ad affrontare enormi pericoli per permettere all’amata di tornare nel suo mondo.

Quindi Shyamalan, dopo essersi cimentato con il paranormale, la fantascienza di Signs e l’horror di The Village, si rivolge al mondo delle favole, dimostrando di saper maneggiare la materia del fantastico a 360 gradi. Lo stesso regista ha dichiarato che l’idea del film gli è nata mentre scriveva una fiaba per i suoi figli, fiaba che peraltro dovrebbe essere lanciata in libreria in contemporanea al film. Le illustrazioni del libro saranno curate da Crash McCreery, che ha già collaborato alla definizione dei personaggi di The Village.

Non resta altro da fare quindi che attendere l’uscita del film (prevista negli USA ad agosto, in Italia in ottobre), per capire se il mix di fantasy, giallo e thriller cercato dal regista indiano sarà ancora in grado di far riflettere, discutere e, perché no, visto che si tratta di una favola, anche di far sognare.