Shanna è un personaggio minore dell'universo della Marvel Comics, la casa editrice di Uomo Ragno e Company. Nata nel 1972 sulla collana Shanna the She-Devil è una tarzanide, ovvero un emulo in gonnella di Tarzan, il noto personaggio letterario creato da Edgar Rice Burroughs. Mai popolarissima è comunque apparsa a sprazzi, nel corso dei decenni, su varie collane Marvel, diventando anche la moglie di Ka-Zar, altro tarzanide. Il volume Shanna, recentemente pubblicato in Italia da Panini Comics all'interno della sottoetichetta Marvel Italia, contiene però una miniserie in 7 albi del 2005 che riscrive completamente la storia e le origini del personaggio. Secondo quanto letto sulle sue tavole, infatti, Shanna sarebbe il risultato di un esperimento genetico, probabilmente di clonazione, condotto ai giorni nostri da scienziati nazisti su un'isola misteriosa e sconosciuta, ancora popolata dai dinosauri. Liberata casualmente da alcuni soldati americani smarritisi, è costretta a mettere in mostra le proprie doti nel campo della sopravvivenza.
Certamente a un primo approccio la trama appare scontata e piena di stereotipi, un'impressione che non viene smentita nel corso della lettura. Tuttavia il volume scorre piacevolmente, grazie all'ottimo disegno e alle doti narrative del suo autore, Frank Cho.
Nato nel 1971 a Seoul, in Corea del Sud, Cho si trasferisce negli USA all'età di sei anni, in Italia è noto soprattutto per la strip umoristica Liberty Meadows, per qualche tempo apparsa sulle pagine di Linus e ora raccolta in lussuosi volumi dall'editore Saldapress. In Shanna, Cho ha modo di portare ai massimi livelli la sua abilità nel tratteggiare le curve femminili, grazie a una protagonista in forma smagliante che indossa solo un due pezzi, quando non lo perde in qualche evoluzione di troppo. Altrettanto abile è nel rendere credibili e temibili i suoi dinosauri, che affrontano a frotte Shanna, ben più forte di un comune essere umano grazie alla sua inusuale “nascita”. Tra affascinanti paesaggi preistorici, gigantesche creature che dovrebbero essere estinte e bellezze che ignorano l'uso dei vestiti, oltre che ai molteplici combattimenti Cho riesce a dare spazio alla crescita psicologica del personaggio. Shanna passa da bambolona fortissima e ingenua a fredda macchina assasina, per arrivare a una maggiore comprensione di sé e, di conseguenza, a porsi domande sulla propria natura e sul proprio ruolo all'interno dello strano ecosistema in cui si trova. In altre parole, deve chiarire a se stessa prima che agli altri se è un essere umano nel pieno senso della definizione, fare ordine nei propri sentimenti e decidere come porsi nei confronti degli altri. Certamente l'aspetto psicologico della storia, se così si può definirlo, ha molto meno spazio di quello avventuroso, ma il risultato è comunque avvincente. Da segnalare inoltre le grandi doti “registiche” di Cho, che in alcune tavole crea sequenze mute dedicate ai dinosauri che paiono un film su carta. Non ci stupirebbe quindi se, in tempi di fitto interscambio tra cinema e fumetto, Shanna diventasse l'ennesima pellicola tratta dal mondo dei comics.
Per tornare al volume, stupisce che un'edizione tanto lussuosa non presenti neanche una manciata di righe per presentare il personaggio e il suo autore, entrambi poco noti al grande pubblico.
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