Delos 2: Thread Della fanzine ideale
di Silvio Sosio
Circa una dozzina di anni fa in questi momenti di tempo libero me ne stavo in
casa, con la mia Olivetti Lettera 22, e digitavo faticosamente articoli e
racconti, armeggiando con la barra spaziatrice per cercare di giustificare il
testo a pacchetto, con consumo industriale di bianchetto, oppure mi armavo di
trasferibili R41 (i Letraset costavano troppo) e righello per creare i titoli.
Poi colla in abbondanza per mettere assieme le pagine.
Dopo tutto questo lavoro artigianale, si andava alla copisteria, dove i risparmi
raggranellati faticosamente volavano via per stampare quelle cento-duecento
copie. Se si fosse riusciti a spiegare come andavano impaginati i fogli la
fanzine era pronta, sennò c'erano ancora in ballo varie ore di smazzamento delle
pagine, copia per copia, con applicazione dei necessari punti metallici. Poi
francobolli, buste, gestione degli abbonati... un lavoro enorme per ben pochi
lettori.
Delos è fatta a computer, ovviamente, e già questo è un grande vantaggio, in
fatto di correzione e di impaginazione. I testi sono già pronti su dischetto, non
c'è da fare altro che inserirli, aggiustarli graficamente, dare qualche tocco di
colore. E la stampa? La stampa, semplicemente, non c'è. Si tratta solo di
accendere il modem e sparare la rivista qua e là, sulle bbs interessate.
Questo è l'ideale per il fanzinaro. Si può concentrare l'impegno sulla ricerca
dei testi anziché sui tasti della macchina per scrivere. E si fa una rivista
gratuita che può leggere chiunque abbia un computer e un modem. E saranno sempre
di più.
Certo, ci sono dei limiti. Delos ha poche pagine, usiamo solo Times ed Helvetica
perché non possiamo presumere la presenza di altri font sui computer ospiti. Non
c'è suono e ci sono poche immagini, per non appesantire il file. Ma i compressori
miglioreranno, i modem anche, e Delos crescerà con loro.
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