di Silvio Sosio
le inchieste di Delos
L'anno 2000 inevitabilmente ci porta a confrontarci con il futuro. Da quanto esiste la fantascienza 2000 è sempre stato sinonimo di futuro: ora che ci siamo arrivati, che ne pensate? Viviamo in un mondo davvero fantascientifico? Cosa possiamo aspettarci per il nuovo millennio? Ecco cosa hanno risposto i lettori.
Domani andrà peggio
Come si fa a essere ottimisti sul futuro, vivendo in un mondo come questo? Basta guardare l'oggi per capire che il domani lascia poco spazio alla speranza. Questo sembra essere ciò che pensano, più o meno fra le righe, gli autori di questi pensieri.
Ogni giorno penso al futuro. Non posso nemmeno dire da quanto tempo penso al futuro ma considerando che la mente è spesso ingannata da quest'ultimo allora mi consolo e smetto di pensare che sto pensando al futuro. In questo modo io sono parte di esso, noi tutti viviamo a contatto con il tempo eppure solo noi riusciamo ad esserne preoccupati, il tempo è forse il limite invalicabile dell'homo sapiens. Il tempo, un'amico e un nemico, dipende, e di solito dipende da noi. - Andrea
Per dirla fantozzianamente, il 2000 è una cagata pazzesca. Al posto dei robot abbiamo le sguattere filippine. Al posto dei viaggi spaziali abbiamo il divieto di usare l'automobile. Ci siamo ridotti a un incrocio fra "Fahrenheit 451" di Bradbury e "Gli idioti in marcia" di Kornbluth. Il progresso tecnologico è stato tollerato solo in qualche settore con un grosso giro d'affari, soprattutto l'elettronica, ma in realtà non ci sono più state innovazioni di rilievo dagli anni '60. Nel frattempo, la società, sotto la guida delle menti superiori di personaggi come Adriano Sofri, è andata completamente a puttane: si è verificato un autentico imbarbarimento di massa. Come aveva ragione Bradbury, a predire che sarebbe sopravvissuta solo la stampa pornografica! Televisori sempre più grandi, fino a tutta parete, su cui si trastullano giocolieri e buffoni. Realtà virtuale, come in "Il veldt": ma il veldt ci inghiottirà. Una volta Stalin venne definito "Gengis Khan con il telefono": ora siamo noi selvaggi tatuati e pierciati col telefonino, destinati ad essere spazzati via dalle razze superiori (proprio così: superiori) in arrivo dal Quarto Mondo. Finirà come nei romanzi di Bradbury e Kornbluth: con un nuovo Olocausto che ci coglierà inconsapevoli. - Fabio Feminò
Il nostro nuovo millennio, nel calendario ebraico è passato da molto tempo, dunque, tutto sommato, viviamo nella preistoria. Non trovo nulla di fantascientifico nel mondo di adesso, ben lontano dalle spettative di cinquant'anni fa, e ne conseguo che fra cinquant'anni altre aspettative "fantascientifiche" sfioriranno irrimediabilmente. Consideriamo che almeno mezza popolazione mondiale vive in condizioni "primitive", se non disperate, mentre nella società imperante (quella occidentale) si sta assistendo ad un lento impoverimento culturale, spirituale e mentale. Se esiste qualcosa di fantascientifico... bhe, bisogna andarlo a trovare negli ultimi indigeni delle foreste vergini, fra la gente che muore di fame, fra i bambini che lavorano in fabbrica, in qualche eremo di montagna senza televisione e telefono. Noi non siamo fantascienza, siamo la più comune e grigia normalità. - Nataniele Paghini
Pensare al 2000, al futuro diventato presente, in questo momento, mi riporta alla mente alcune mie considerazioni di qualche tempo fa, dopo aver visto il film "Matrix" (che, tra l'altro, non mi è piaciuto un granché, ma che a mio avviso esemplifica bene lo "stato dell"arte".) Queste riflessioni erano state anche oggetto di una chiacchierata email con il Vic Curtoni. Come al solito, trovo che la FS interpreti benissimo gli umori e il senso della società in cui viviamo. Mi spiego meglio, ammesso di riuscirci: cosa è rimasto, dopo il cyberpunk? Avevamo la FS ottimistica, positivista, quella spaziale, quella catastrofica, quella sociologica degli anni '70 che prevedeva tendenze( poi rivelatesi in parte errate) estrapolando i mali dell'epoca, poi è arrivato Dick con le sue angosce, il dopobomba... A questo punto il cyberpunk ci descrive un futuro opprimente, tecnologico, degradato e inquinato, un caos di razze, un formicaio giapponese, e ce lo presenta come scenario inevitabile, unico possibile, tanto che in molti, magari quelli che amano la vita tranquilla in campagna, avranno detto: ma tenetevelo, questo futuro! Sì, ma non è mica finita qui. Può esserci qualcosa di peggio, ci chiediamo? Di peggio della bomba, dell'inquinamento, della sovrappopolazione, del declino del pianeta? Certo che può esserci. E' aver PAURA del futuro, avere DUBBI sulla sua esistenza, così tanto da non riuscire neanche a immaginarne uno. Percepire solo il VUOTO. E' immaginarsi un presente perenne, immobile, forse fittizio, una facciata per nascondere scenari da apocalisse, o semplicemente il nulla, o magari un tempo che si ripiega su se stesso, come se neppure lui ce la facesse a proseguire, come se non ci fosse più un posto dove andare, un domani possibile. E il fatto che proprio i giovanissimi si esaltino per Matrix, mentre molti 30-40enni ne escono depressi e/o perplessi, mi fa pensare che i ragazzi vedano riflessa in quel film , tutto sommato discutibile, la loro cronica assenza di speranza, di ideali, di entusiasmi, con la quale ormai purtroppo convivono persino bene, come fosse una cosa assodata. E non è l'unico esempio, di questo tipo, nelle tematiche recenti soprattutto cinematografiche. Ecco, questa assenza di speranze, di tensioni ideali, mi sembra caratterizzare il momento in cui viviamo. Il che non vuol dire necessariamente disperazione o angoscia: solo una specie di anestesia, o meglio atrofia, di una parte del nostro essere. Poi, ci si arrangia come capita: chi vive per l'oggi, volando basso e cercando di non pensare, chi persegue unicamente obiettivi materiali, chi fa del volontariato, chi pensa al profitto, alla carriera, eccetera. Comunque, siamo in uno stato di immobilità perenne, anche quando crediamo di muoverci freneticamente. La tecnologia va avanti, la scienza va avanti, nel frattempo, però continua a mancarci QUALCOSA. Forse, è appena dietro l'angolo, forse può bastare pochissimo, (a Seattle, per esempio, mi è parso di scorgere qualche timido segnale di novità, anche se forse molti non saranno d'accordo con questo) ma senza nuove idee, nuovi stimoli, nuovi entusiasmi, non può esserci vero progresso. O magari, può esserci un progresso distorto, "asimmetrico". Tutto questo, ovviamente, molto IMHO. - Milena Debenedetti
Internet è pura fantascienza! Un panorama elettronico sul mondo, una rete di idee,pensieri, che copre tutto il globo. Purtroppo,non abbiamo colonizzato la Luna o Marte, non abbiamo incontrato E.T., e abbiamo un bel pòdi problemi da risolvere... inquinamento, guerre, fame nel mondo, alienazione, stupidità rampante. Mi aspettavo di più dal Duemila. Tutto quello che abbiamo avuto sono stati vegetali transgenici e quella montatura del Millennium Bug. Ma, per lo meno,il nostro mondo non somiglia a quello dei tristissimi Philip Dick o William Gibson. Più che altro, somiglia all'Universo di Douglas Adams! Quanto fa 42 diviso 2000? Buon Duemila a tutti dal vostro Angelo Ventura. - Angelo Ventura
Il domani è oggi
Siamo nel 2000, ed è vero, siamo nel futuro, o almeno del futuro si cominciano a vedere i primi segni.
Stiamo vivendo nella fantascienza. Quello che leggevo su Urania 30 anni fa, escluso gli alieni, si è in parte verificato. Cosa si può immaginare ora di più? Alcuni popoli della Terra non stanno vivendo il 2000 che stiamo vivendo noi. Si leggeva di una terza guerra mondiale che avrebbe portato indietro di millenni le civiltà: questi popoli stanno vivendo in sistemi da inizio civiltà. La fantascienza mi ha fatto sognare e godere di avventure umane e non. - paolo malatesta
Ho la fortuna di avere 43 anni di età. Non troppo vecchio per non "accorgermi" del 2000 ma nemmeno troppo giovane per non apprezzarne il "contenuto di futuro", contenuto che sfugge ai giovanissimi perché danno per scontato che si possa essere raggiunti telefonicamente in qualsiasi punto del mondo ed in qualsiasi momento, o che sono possibili conflitti sanguinosi proprio all'interno di regioni del mondo prima "ibernate" dalla Guerra Fredda, o che un uomo ultrasettantenne possa farsi un giretto sullo shuttle, o che "cliccando" possa inviare documenti, immagini e altro in tempo reale a chiunque, e così via dicendo! Sì, siamo nel futuro, ma nel futuro tecnologico e politico, siamo ancora troppo indietro, invece, sul piano della Consapevolezza di essere Organismi Privilegiati a base di carbonio. Ricordo il mio primo romanzo di SF: "Il Re Solare" di Bernard Delafosse, il secondo fu "Abissi d'acciaio" di I. Asimov appunto, e poi tutti gli altri... ...devo molto ad Asimov, in quei tempi ero scout ed al "Riparto" (come chiamavamo la sede) era appeso ad una parete un manifesto intitolato "A27P" cioè : Ancora 27 primavere al 2000! Devo molto ad Asimov e ad un radiotecnico, un po' filosofo, "seguace" di G. Marconi e di Plank... se ora conosco la matematica, le equazioni di Maxwell, la filosofia. Il futuro... è in progress! - Gerardo Emanuele Perez
Il fututo è continuo, noi siamo nel futuro degli anni scorsi e nel passato degli anni prossimi. Credo inoltre che ci aspettano molte novità sul fronte della genetica. In futuro il corpo sarà un accessorio, da disegnare (ve li immaginate i body-designer e le relative sfilate?) e indossare. Sarà capace il software racchiuso nelle nostre teste di adeguarsi? O ci toccherà anche pagare un apposito mind-adapter? saluti da CIRO (MI). - Ciro
Niente di nuovo sotto il sole ! L'umanità rincorre se stessa inseguendo un sogno sempre uguale ma dalle forme sempre diverse, come un serpente che mangia la propria coda: l'irragiungibile felicità ! - Stefano Tocci
Siamo finalmente nel 2000 e tanti, anzi, credo tutti, si ritrovano nel mondo di sempre, di tutti i giorni. Nessuno ha ancora il proprio miniappartamento su Giove (la luna è troppo vicina ormai...) Per andare a scuola non c'è il teletrasporto, non ci sono città sulle nuvole ecc. Comunque a ben vedere tante cose che la gente ha sognato per il 2000 ci sono,tutto attorno a noi, e così comuni che spesso non ce ne rendiamo conto. La stessa rete; chi cento anni fa avrebbe mai detto che in pochi istanti si poteva essere dappertutto nel mondo, se non sognando il futuro. Anche solo per mio padre la tecnologia di oggi, che io do per scontata, è un piccolo pezzo di fantascienza. Per l'anno 3000??? Non lo so, probabilmente in un certo senso sarà sempre la solita vecchia terra, con una tecnologia mozzafiato per noi e la solita cosa per chi lo vive. Chi lo può dire con sicurezza,magari non ci saremo più, sulla vecchia terra. Chissa dove e se ci saremo,con quello che stiamo facendo al nostro pianeta. - Marchi Lara
Le invenzioni del 20°/(21°) millennnio che si possono considerare fantascientifiche sono molte, ma spesso sono solo prototipi che molto probabilmente non verranno mai realizzati. Nelle menti di milioni di persone ci sono invenzioni che non brevetteranno mai proprio per l'alto costo dei brevetti. Posso affermare che il futuro è in queste invenzioni perchè potrebbero essere realizzate tra molti anni, magari per merito di altre persone. E' come se conoscessimo già una parte di futuro. - Paola Gatto
Domani è domani
Altri lettori lasciano campo libero alla fantasia, e immaginano un futuro, nel bene e nel male, molto diverso dall'oggi.
Ciao a tutti, sono un fumettaro e sto preparando una storia ambientata nel profondo futuro, precisamente nel mitico 2514 (qualcuno sa perchè? Vi suggerisco che sta nel mondo dei fumetti la risposta) e mi serve per immaginare come il pensiero umano possa evolversi o forse più probabimente possa non evolversi e la creatura uomo con tutti i suoi difetti rimanga nel tempo uguale a se stessa. Non credo in imprese spaziali e al teletrasporto, agli alieni o all'antigravità. Penso che l'inquinamento si modificherà e avremo nuovi tipi di malattie, tipo altri tipi di tumori, legati alla manipolazione gentica, penso che ci potranno essere cataclismi "naturali" così come sono avvenuti nel passato e questi potranno sconvolgere intere regioni della terra. Il problema demografico ma ancor di più quello sociale e culturale avranno un peso particolare... Saremo ancora su questo pianetino, malconcio e senza più risorse combustibili. Come si potrà mai fuggire? E poi perchè? La vita per i privilegiati delle nazioni più avanzate tecnologicamente vivranno come noi oggi viviamo la profonda differenza che esiste tra un'Italia e un Mozambico. Ma è il rapporto con un passato molto conosciuto quello che mi affascina. Tra 500 anni sapranno tutto di noi eppure saranno passati ben 5 secoli... Intendo dire che le forme di conservazione e trasmissione dei documenti storici è perfetta adesso rispetto al nostro passato remoto. Quindi in futuro avremo un rapporto molto più diretto con il passato. I progressi tecnologici mi affascinano molto e penso siano un "motore" per tutto ciò che è fanascienza. L'interessante è vedere come le persone interagiscono con la tecnologia. - Marcello Zenoni
Non possiamo fare altro che pensare al 3000. L'uomo si è sempre posto dei traguardi, reali o immaginari, e quando questi sono stati raggiunti se ne è posto degli altri. Era veramente fantascienza immaginarsi che l'uomo potesse volare, o addirittura andare sott'acqua con un sommergibile, per non parlare della Luna. Già Marte pare poco fantascientifico oramai. Io personalmente mi sono posto l'obbiettivo di arrivare al 3000, dopotutto non è così difficile, credo sia solo una questione di tempo. - Mauro Savazza
Il 1 gennaio 3000 vedrà un mondo così diverso dall'attuale di essere di difficile immaginazione. E' facile prevedere che l'uomo avrà raggiunto "l'immortalità". C'è qualche probabilità che già tra mille anni potrà vivere in più corpi contemporaneamente o in fasci d'energia da cui potrà materializzarsi come e quando crede. La realtà virtuale in un primo momento si svilupperà creando mondi fuori dal reale ma finirà coll'integrarsi così tanto con la realtà da diventare non solo indistinguibile ma parte inestricabile della stessa. Sarà l'era dell'energia. Con l'energia illimitata si costruiranno oggetti o interi edifici finché servono, per pochi minuti o per qualche mese e sempre con l'energia sarà possibile smaterializzarli. Intere città antiche saranno ricostruite nel batter di una ciglia a scopi didattici o "turistici". Tutto ciò influenzerà in modo a noi appena intuibile il senso del tempo e della vita e i valori dell'esistenza. - Mario Leoncini
E le astronavi?
L'anno prossimo è il 2001, ma di astronavi verso Giove non se ne parla. La buona vecchia esplorazione dello spazio che fine ha fatto?
Sperando sempre in un futuro di dominazioni stellari, per tutto questo tempo mi sono sempre impegnato nel mio tempo libero, a scrivere poesie sulla fantascienza e sullo spazio. Per me il duemila essendo, come dicono tutti, l'anno del futuro è stato molto soddisfaciente, perchè guardando la tv, ho potuto notare che si sta parlando molto di rivoluzioni informatiche, come la realizzazione di videolibri, impianti reticolari artificiali per ciechi ecc. Ora, vorrei dire una cosa sola, purtroppo siamo ancora molto e molto lontani dai viaggi iperspaziali, interstellari, e temporali; quindi definirei questi termini come la non loro appartenenza al nostro 21 secolo, e a questo millennio. - Francesco
Secondo me, l'anno 2000 è fantascientifico soltanto nelle cose piccole - le minuzie. Comunicazione subita, strumenti tecnichi, olografia, "interfacce" alla voce, eccetera. Ma le cose grande - "space travel", medicina, e lo stato del mondo - rimanano lo stesso. - Louise Marley
Purtroppo ho constatato anch'io che nel 2000 non esiste un bel niente di futuristico. Da bambino sognavo astronavi e viaggi spaziali ormai all'ordine del giorno. Avete visto qualche cosa? Purtroppo se le cose non cambiano e se chi di dovere, oltre ovviamente a tutti gli interessati, non cominciano a fare qualche cosa di concreto per la colonizzazione dello spazio e per il conseguente sviluppo spaziale dell'umanità, non vedremo niente di simile neanche nel lontanissimo 3000! Io si sto provando e... scusate la pubblicità, se vi interessa.... mi trovate al sito web: http://secolcompany.interfree.it - Bernardo Mattiucci (S.E.COL. COMPANY)
Siamo nel 2000, finalmente l'anno prossimo ci sarà la tanto attesa odissea nello spazio! Cosa dite? L'uomo è andato soltanto sulla luna? Questo a mio avviso è un esempio eclatante di quanto troppo si possa pretendere da una data. Bisogna andarci piano con le descrizioni di aspettative future, altrimenti la nostra fantascienza perderà una componente fondamentale: la scienza; e rimarrà solo l'altra parte: la fantasia. - Loreto Favoriti
Inclassificabili...
La prossima inchiesta: Il futuro del libro è elettronico? Libri acquistati via internet, da scaricare e leggere sul PC o su appositi lettori portatili. Nei libri di Asimov e in Star Trek sono sempre stati all'ordine del giorno, ora stanno arrivando anche alla nostra portata. I vantaggi? Leggere di tutto, a poca spesa; niente più titoli esauriti; niente più ricerche libreria per libreria; niente più lotte con scaffali troppo colmi. Gli svantaggi? Non sentire più il profumo della carta... Il libro elettronico sarà la realtà di domani? Riuscirà a imporsi e a sostituirsi, almeno in parte, al libro cartaceo? Sarà un bene o sarà un male? Diteci cosa ne pensate!
Potete inviarci i vostri contributi in modo facile e rapido usando il modulo all'indirizzo www.delos.fantascienza.com/inchieste, entro la fine di maggio 2000. Raccoglieremo tutti i contributi più interessanti che ci saranno arrivati e li pubblicheremo sul numero 56 di Delos, a maggio. Non mancate!
I nostri lettori non mancano mai di lasciarci... senza parole con interventi quantomeno originali!
COME POTEVANO VIVERE?
Come potevano vivere gli uomini preistorici, si chiedevano i Greci, senza la metallurgia?
Come potevano vivere gli abitanti della Grecia, si chiedevano i Romani, senza i ponti e gli acquedotti?
Come potevano vivere i Romani, si chiedevano i grandi feudatari, senza la protezione di una massiccia fortezza?
Come potevano vivere i grandi feudatari, si chiedevano le grandi menti del Rinascimento, senza conoscere la medicina e le altre scienze?
Come potevano vivere nel Rinascimento, si chiedevano gli Illuministi, senza le verità della ragione?
Come potevano vivere gli Illuministi, si chiedevano i primi uomini del 1900, senza le automobili?
Come potevano vivere i primi uomini del 1900, si chiedevano i ragazzi del terzo millennio, senza i computer e i robot?
Come potevano vivere nel terzo millennio, si chiedevano i viaggiatori dello spazio, senza i viaggi interplanetari?
Come potevano vivere i viaggiatori dello spazio, si chiedevano gli semidei all'inizio del quarto millennio, senza l'immortalità?
Come potevano "vivere" gli semidei, si chiesero qualche secolo dopo, senza la morte.
- Jonathan Gervasi
Dove eravate voi quando orde di totani sommozzatori si trastullavano spacciandosi per funghi degli alberi ? Dove eravate voi quando noi delle FFF (Famigerate Forze Flatulenti) coadiuvate dalle GAS (Guardie Aerofaghe Silenziose) combattevamo le nostre battaglie contro gli ancestrali invasori del Popolo del Pozzo Perdente ? abbiamo visto mutande bollate in fiamme alle Porte di Tannhauser... abbiamo visto deflagrazioni notturne baluginare vetrificanti ai Bastioni di Orione... dove eravate voi... - big chill
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