Di Olivier Pauvert al momento non si conosce nulla tranne che lavora come farmacista in un paese della Gironda e che Nero è il suo romanzo d’esordio con il quale in Francia ha vinto vari premi.

Il romanzo narra di una Francia dove vige uno stato totalitario,ove il governo manipola le informazioni e mantiene la popolazione in uno stato di totale sottomissione ed inoltre agisce un gruppo di killer addestrati dal governo. Non sappiamo “chi è” il protagonista che improvvisamente si trova coinvolto in un assassinio e scopre di aver perso dodici anni della sua vita, la dura realtà gli sarà rivelata tessera dopo tessera e potrebbe fargli scoprire di essere forse vittima oppure carnefice.

Dalla quarta di copertina: Festa di nozze in un golf club nei pressi di Nizza. A pochi passi dalla buca 18 una ragazza viene atrocemente assassinata. Uno degli invitati. che era nelle vicinanze della scena del crimine senza sospettare quello che stava accadendo, viene arrestato. Mentre lo portano via accade un terribile incidente: un'esplosione scaraventa in aria il furgone della polizia. L'investigazione è già finita e l'uomo, che è l'unico superstite, si ritrova a vagare per un parco irreale dove un inquietante ragazzo down obeso gli accenna confusamente delle profezie sibilline. A partire da questo momento tutto diventa per lui enigmatico e incomprensibile. Perché, una volta tornato avventurosamente a Parigi, sua moglie nemmeno lo riconosce? E cos'è questa fascinazione collettiva per gli specchi?

Mentre cerca affannosamente una risposta a questi interrogativi, il protagonista scopre agghiacciato che sono già passati dodici anni dalla festa di nozze. Sempre più disperato e spaesato, finisce per essere soccorso da un gruppo di uomini di colore (ironia della sorte: proprio lui che subito prima dell'incidente aveva votato per il Partito Nazionale) e prima viene a sapere che i neri ora sono trattati alla stregua di paria assoluti in una Francia che è diventata uno Stato totalitario e poi gli viene rivelato perché gli specchi non restituiscono la sua immagine riflessa... Sorretto da una scrittura magnetica e visionaria, sospeso tra il noir, la fiction politica e il soprannaturale, questo romanzo insolito, attraversato da una violenza ipnotica, segue il percorso del suo mostruoso eroe alle prese con un terrificante destino e con un paese in preda a un fascismo malato nel quale le frontiere tra Bene e Male sono più che mai illusorie.

Nero di Olivier Pauvert (Noir, 2005). Traduzione di Jacopo De Michelis, Mondadori Editore, collana Strade Blu, pag. 238, euro 15,00.