John Brunner, non ha certo bisogno di presentazioni, ma è probabilmente noto al grande pubblico per romanzi come lo "sperimentale Tutti a Zanzibar, Il gregge alza la testa, L'orbita spezzata, romanzi duri, densi di riflessione sociale, interamente incentrati sulle problematiche più brucianti del nostro tempo: sovrappopolazione, inquinamento, razzismo. Probabilmente una percentuale minore dei lettori ricorderà Sogna superuomo, che ha tematica completamente differente, o il nuovamente "sperimentale", ma più per la progettualità che per la forma narrativa, La scacchiera. Pochi probabilmente avranno però letto o ricorderanno i due romanzi di cui ci occuperemo questa volta: Cogli una stella cadente. e Sabbie mobili.

La casa editrice Libra, diretta da Ugo Malaguti, ha avuto un ruolo di rilievo nella fantascienza in Italia negli anni 70. Molti degli autori più rappresentativi della fantascienza anglosassone sono apparsi nelle sue collane e la prima edizione italiana di alcuni dei classici della fantascienza moderna, basti pensare per tutti a La mano sinistra delle tenebre di Ursula K Le Guin, è comparsa nel catalogo Libra prima di essere ceduta ad altri editori.

Con Cogli una stella cadente, Brunner affronta una tematica classica della fantascienza: quella della stagnazione. Il romanzo è ambientato in un futuro remoto, nel quale l'uomo anziché guardare avanti, si ripiega su sé stesso, preferendo rivivere le epoche passate attraverso le cosiddette "case della storia". Creohan l'insoddisfatto è invece l'unico a guardare il cielo, e quando con il suo telescopio scopre una stella che si sta avventando contro la Terra, si mette in viaggio assieme a due compagne alla ricerca dei mezzi per scongiurare la catastrofe. Nel corso della sua cerca Creohan si imbatterà in varie comunità che abitano un mondo ormai spopolato e quasi privo di energie. Perderà alcuni compagni e ne acquisterà altri, sino all'epilogo in cui le energie del passato torneranno a confrontarsi con la stagnazione del presente. E dal canto nostro, in Cogli una stella cadente scopriamo un Brunner lirico e simbolico, affatto diverso da quello cui siamo abituati.

Con Sabbie Mobili cambiamo oggetto ma non cambiamo di molto il clima anche se il luogo della storia è il qui e l'adesso. Nelle campagne del Galles viene trovata una giovane donna, quasi una bambina, che si aggira nuda. Come dice il titolo della seconda edizione italiana è "una donna venuta dal nulla", infatti non parla alcuna lingua conosciuta e non conosce i nostri usi. Chiusa in osservazione in un ospedale psichiatrico dimostra una grande voglia di imparare e sviluppa un forte attaccamento, che non può non diventare amore, per il medico che l'ha trovata. Lentamente, come nel disvelamento di un poliziesco, vediamo a confronto Llanraw, la civiltà libera e non repressiva di un mondo parallelo e la nostra civiltà piena di odii repressi che genera gli ospedali psichiatrici. Ma sarà proprio così? E con questo romanzo, Brunner scegliendo come punto di vista l'io narrante del protagonista sul punto della nevrosi si conferma autore perfettamente capace di introspezione e poesia.

Bibliografia delle opere citate

Stand on Zanzibar, 1968 ed. italiana Tutti a Zanzibar, Nord 1977 poi 1988

The Sheep Look Up, 1972 ed. italiana Il gregge alza la testa, Nord 1975 poi 1994

The Jagged Orbit, 1969, ed. ital. L'orbita spezzata SFBC, La Tribuna 1976 poi Nord 1995

The Whole Man, 1964, rev. The Telepathist, 1965, ed ital. Sogna Superuomo, Galassia 95, 1968, poi come Il Telepatico, Nord 1978, ristampato 1996

The Squares of the city, 1965 ed ital. La Scacchiera Urania

Catch a falling star, 1968 revisione di The 100th millennium, 1959, ed. ital. Cogli una stella cadente Libra, Slan 21, 1974)

Quicksand, 1967 ed. ital. Sabbie Mobili Libra, Slan 37, 1978 e La donna venuta dal nulla, Solaris 6 Garden 1987). Tecnicamente, secondo la premessa fatta nella prima puntata di questa rubrica, non ci saremmo dovuti occupare di Sabbie mobili visto che non sono passati almeno quindici anni dalla sua ultima edizionei, ma la distribuzione della collana Solaris, era talmente insufficiente che possiamo tranquillamente fingere che questa seconda edizione non sia mai esistita.