Il 18 aprile ha debuttato a Milano, al Teatro Libero (via Savona, 10) lo spettacolo dal titolo 84, regia di Andrea Lisco, liberamente tratto dal romanzo 1984 di George Orwell. Le repliche andranno avanti fino al 24 aprile.
Lo spettacolo è la parabola apocalittica di problematiche purtroppo attuali: il totalitarismo, la falsificazione della realtà indotta dai media, la corruzione del linguaggio, la perdita della memoria storica e l’annullamento dell’identità individuale.
Il mondo di Orwell, al quale il testo del drammaturgo Davide Daolmi si ispira, è dominato da un tempo in cui la verità non esiste e ciò che è stato fatto può essere sistematicamente disfatto. E' l’età dell'uniformità, della solitudine, dell’odio, dell’ignoranza.
Ma se l’energia visionaria di Orwell fosse già quotidianità? Se l’ammiccante strapotere dei mezzi di comunicazione avesse come fine- forse inconsapevole- quello di cloroformizzare il giudizio e narcotizzare le menti?
Operazione fondamentale è stata quella di trasformare il Grande Fratello di Orwell da un personaggio che nessuno ha mai visto e che tiene costantemente sotto controllo la vita di tutti i cittadini, in una società caratterizzata da un diffuso atteggiamento di apatia che impedisce al singolo di pensare con la propria testa.
Per informazioni e prenotazioni: www.teatrolibero.it.
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