Strano destino quello di Stanislaw Lem.
Il film Solaris di Andreij Tarkovskji, tratto dall'omonimo romanzo, ha in parte eclissato la produzione letteraria del grande scrittore polacco, che molti immaginano lenta e seriosa come il film.
Nulla di più lontano dal vero, in realtà molte sono le facce di Lem, scrittore capace di scrivere solide storie di esplorazione planetaria ma anche racconti frizzanti e pieni di immaginazione.
A quest'ultima categoria appartiene l'antologia Fiabe per robot, proposta in una veste elegante da Marcos y Marcos, editore che ha a catalogo altre tre opera di Lem, oltre a altri romanzi di Jack Finney e dei fratelli Strugatzky.
Fiabe per robot, e non di robot, perché non sono storie di uomini che raccontano di robot, ma fiabe narrate da robot a robot.
Si tratta di favole che devono insegnare qualcosa, come quelle che tutti abbiamo sentito da bambini, le fiabe greche o di La Fontaine, con improbabili animali e situazioni irreali e paradossali.
Scordiamoci i racconti di Asimov, incentrati sugli uomini e su trame logiche, qui i protagonisti sono i robot, dallo sfortunato naufrago che ha per unico compagno di solitudine un minuscolo marchingegno saccente e irritante di L'amico di Automatteo, ai temerari esploratori di temibili lande gelate di I tre elettroguerrieri.
Ma in questi dodici racconti non mancano draghi e principesse, dittatori che si sono espansi sino a ricoprire tutto il loro dominio, esseri umani cacciati come animali e anche un imbroglione che alla fine, come in ogni fiaba che si rispetti, arriverà a regnare.
Si sentono aromi diversi in questa antologia, da Borges a Sheckley, da Le mille e una notte a Farmer, passando per Calvino, e sono profumi affascinanti, che guidano verso avventure mirabolanti.
Storie di robot per piccoli robot, ma divertenti anche per piccoli e grandi umani.
Stanislaw Lem è nato nel 1921 a Lwov, in Polonia, si è laureato in medicina dopo la fine della seconda guerra mondiale.
Ha iniziato a scrivere opere di fantascienza nel 1951, ottenendo un enorme successo, i suoi libri sono stati tradotti in più di trenta lingue e hanno venduto milioni di copie.
Tra le sue opere più famose possiamo citare Solaris (1961), L'invincibile (1964), CyberiadeIl congresso di futurologia (1967) e Memorie di un viaggiatore spaziale (1971). (1965),
Stanislaw Lem ci ha lasciati nel marzo 2006.
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