TuxPc è un case (cioè un contenitore di schede e device che, esteriormente, identifica un PC) anomalo e, al contempo, assai indicativo della categoria di geek e “smanettoni” a cui appartenete. Scegliendolo, non potrete far altro che segnalare al mondo intero che voi preferite Linux, non Windows e nemmeno MacOS, perché TuxPc ha la sembianze di un pinguino, lo stesso che sempre campeggia sull'ormai famoso sistema operativo open source – ovvero sistema aperto, perché i suoi codici sono disponibili per qualsiasi lettura e modifica, al contrario di quanto fa, per esempio, Microsoft col suo Windows.
Il case può montare al suo interno una scheda madre basata su chipset Acme Fox (processore Risc), con 4Mb di memoria flash e 16Mb di Ram; l'alimentazione è pari a 3.3 V e sui suoi lati compaiono le connessioni alle porte ethernet e USB. Parlando del software di base, la versione del Linux Kernel installata è la 2.4.31, su cui si è utilizzata una distribuzione di derivazione Redhat.
Il prezzo di tutto questo contenitore di ferraglia e ingegno? Appena 29 euro.
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