Il Grand Master Robert Silverberg ha raccolto, nell’antologia In the Beginning: Tales from the Pulp Era (Subterranean Press) sedici deliziose storie risalenti all’inizio della sua carriera. Ogni racconto è preceduto da note biografiche, un commento e note sulla scrittura e sul processo creativo di un autore come Silverberg.
Lo scrittore americano ha cominciato la sua carriera giovanissimo, scrivendo tantissimo fin dall’inizio e accumulando alla fine quasi più di cento tra romanzi e raccolte di racconti.
In queste storie, Silverberg tocca tutti i topos della fantascienza pulp: dall’esistenza degli androidi in Choke Chain (1956) al mondo salvato da un eroe Citadel of Darkness (1957), fino all’invasione di alieni predatori in The Insidious Invaders (1959). Temi che in seguito, nella sua fase più matura, Silverberg abbandonerà definitivamente, ma che in qualche modo hanno costituito il fondamento per le trame di suoi successivi romanzi.
Questi racconti, pubblicati sulle più svariate riviste, sono state per lo scrittore americano un utile apprendistato e, quindi, vale la pena leggerle ancora oggi, proprio per ripercorre il tipico cammino di uno scrittore, che ha comunque attraversato a grandi passi la storia della science fiction.
L’antologia desta curiosità per più di un motivo. Alla metà degli anni Settanta, Silverberg, insieme ad altri scrittori, diede vita ad una polemica in merito alla ghettizzazione a cui era sottoposta la fantascienza e i suoi scrittori. Ci si lamentava della poca attenzione ricevuta e dal grande pubblico e dalla critica ufficiale e non specializzata. Silverberg si rifiutò di scrivere science fiction dal 1976 fino al 1980, una sorta di pausa di riflessione che, però, i più maligni attribuirono all’esaurirsi dell’ispirazione.
Quegli anni, comunque, portarono Silverberg vicino alla New Wave, il movimento inglese che tentò un rinnovamento della science fiction e a cui avevano dato forma scrittori come James Graham Ballard e Michael Moorcock.
Tra i suoi romanzi più noti ricordiamo almeno: Master of Life and Death, 1957 (Padrone della vita e della morte, La Tribuna, Piacenza 1970), Thorns, 1967 (Brivido crudele, Nord, Milano 1972), Nightwings, 1969 (Ali della notte, Nord, Milano 1977), The Towers of Glass, 1970 (Torre di cristallo, Nord, Milano 1973) e Dying Inside, 1972 (Morire dentro, Armenia, Milano 1978).
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