MASTOR sta per Multilingual Automatic Speech-to-Speech Translator ed è un’applicazione della IBM che traduce simultaneamente da una lingua all’altra. Si può parlare italiano in un microfono a una conferenza e il sistema ripeterà i concetti in tempo reale ad alta voce in cinese o swahili.
La traduzione del Mastor si basa sull’analisi statistica del linguaggio: il traduttore automatico scompone la frase d’origine in un set di idee concettuali e ripropone gli stessi concetti nella lingua richiesta.
La versione corrente per ora può essere applicata solo a Windows XP e sarà disponibile per i consumatori entro un semestre.
L’idea di un traduttore simultaneo elettronico è stata pura fantascienza per quasi un secolo, poiché il primo riferimento della letteratura ad una macchina per la traduzione dei linguaggi risale al 1911 e si deve a Hugo Gernsback in Ralph 123c41. Il più celebre traduttore della storia della fantascienza è invece sicuramente il Traduttore Universale usato nell’episodio di Star Trek Metamorfosi, nel 1967.
La difficoltà maggiore del progetto sta nel problema della conprensione del linguaggio parlato da parte della macchina, ma se vogliamo considerare il fatto che durante la metà degli anni sessanta il software IBM di interpretariato necessitava di 84 secondi per tradurre un solo secondo di discorso, possiamo ammettere che un grande passo avanti è stato compiuto negli ultimi quarant’anni.
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