Il miglior film mai diretto da Costantin Costa-Gavras è un noir divertente e drammatico, ma anche un apologo sulla disoccupazione e sui rischi della globalizzazione.

Tratto dal romanzo The Ax di Donald Westlake, Cacciatore di Teste  racconta la storia di Bruno D., dirigente in una fabbrica di carta, che dopo quindici anni di fedele servizio, un giorno viene brutalmente licenziato insieme a un centinaio di colleghi a causa di una ridistribuzione economica, in altre parole di una “terziarizzazione”. In un primo momento, Bruno non si preoccupa. Per il suo livello di competenza è convinto di trovare un lavoro simile. È ancora giovane, ha appena quarant’anni. Tre anni dopo, ancora disoccupato, si rende conto di essersi fatto coinvolgere, seppur con riluttanza, in una guerra che lo ha logorato. Ora è un soldato semplice la cui unica missione è sopravvivere, preservare il suo benessere, quello di sua moglie e dei suoi figli.

Ecco allora che si arma e va all’assalto della fortezza dell’Arcadia Corporation – l’ultimo ostacolo tra lui e ciò che considera l’impiego che merita di avere. Nonostante si riveli ben presto un soldato poco addestrato e maldestro,  riesce nel suo intento e reclama per sé - senza dubbio temporaneamente – un lavoro che gli si addica. Come sopravvivere? Mettere su un annuncio di una finta società nel ramo della carta e selezionare i nomi dei cinque possibili rivali per il posto di lavoro dei suoi sogni. Come batterli? La risposta è semplice, ma drammatica: uccidendoli a sangue freddo.

L'attore José Garcia dà vita ad un antieroe dei nostri tempi: un uomo disperato e pronto a tutto, che insofferente per la perdita dei beni materiali decide di diventare un assassino tanto improbabile quanto fortunato che riesce a farla sempre e comunque franca.

Un carnefice, ma soprattutto una vittima di un sistema che ha contribuito ad edificare e che si è abbattuto su di lui. Costruito come un noir insolito ed esilarante nonostante la sua drammaticità, il film è un'esilarante presa in giro della nostra società mostrata in tutte le sue miserie e con tutti i suoi punti deboli. Perfetto e senza sbavature, Cacciatore di Teste è una riflessione fredda e icastica della nostra modernità negli occhi di un grande autore che dà vita ad una pellicola esplosiva, ma - al tempo stesso - perfetta che termina in un finale tanto agghiacciante quanto intelligente e problematico. Un film da non perdere.