Dopo averle mostrato il lontano futuro, il Dottore porta Rose in viaggio nel passato. Grazie al Tardis, i due si ritrovano nella Cardiff del 1869, ma il giro turistico è assai breve: richiamati all'interno di un teatro dalle grida degli spettatori, scoprono che qualcosa sta rianimando i morti. Mentre il Dottore discute con Charles Dickens in persona, che si lamenta di aver perso la vena creativa, Rose si caccia nei guai e viene rapita dal becchino Sneed, che - aiutato dalla giovane cameriera Gwyneth - la porta a casa sua. Il Dottore giunge alla riscossa a bordo della carrozza del grande scrittore e scopre che è proprio in quella casa che il macabro fenomeno ha origine. Infatti è stata costruita sopra un varco dimensionale, attraverso cui fuoriescono delle misteriose creature fatte di gas, i Gelth, che prendono possesso dei corpi dei defunti. Interrogati dal Time Lord, i Gelth affermano di essere delle vittime della Guerra del Tempo, poche creature rimaste senza corpo e sul punto di scomparire per sempre, e chiedono di poter utilizzare i cadaveri per sopravvivere al loro interno. Solo Gwyneth, che da sempre riesce a comunicare con loro, può aprire il varco e fare da collegamento per farli entrare nel nostro mondo. Una volta entrati, però, i Gelth si rivelano per quello che sono: una razza malvagia di demoni che vuole impadronirsi della Terra. Rose e il Dottore, chiusi in un angolo, stanno per soccombere ma Dickens trova un espediente per salvarli e Gwyneth, con il suo estremo sacrificio, ricaccia i Gelth da dove sono venuti. Dopo quest'avventura, il grande scrittore ha finalmente ritrovato l'ispirazione: scriverà una storia di fantasmi.
L'inizio della nuova serie del Doctor Who sembra costruito apposta per accompagnare il nuovo spettatore - seguendo le esperienze di Rose - alla scoperta del mondo del Dottore: un primo episodio nella Londra di oggi, un secondo nel lontanissimo futuro, il terzo nell'Inghilterra Vittoriana, con una bella storia di fantasmi che - grazie al riferimento alla Guerra del Tempo - trova una perfetta giustificazione nella continuity della serie.
Non solo fantascienza, dunque, ma avventura a 360° per il Dottore e Rose, che in questa puntata si accompagnano nientemeno che con Charles Dickens: il grande scrittore ha perso la vena creativa, ma grazie ai nostri eroi aprirà gli occhi sulle infinite possibilità dell'esistenza, uscendone come un uomo nuovo. Perchè dopo aver vissuto un'avventura insieme al Dottore, niente è più come prima.
Anche Rose è molto cambiata dal primo episodio: l'idea di andare nel passato la entusiasma, anche se lo scoprire di trovarsi a Cardiff delude un po' le sue aspettative. Veste con disinvoltura un abito Vittoriano e riesce perfino a costruire un legame con la giovane Gwyneth, così diversa da lei. Alla fine della storia, bacia sulla guancia il signor Dickens, lasciandolo di stucco per l'audacia di quel gesto così "moderno". E' chiaro che non è più la Rose piena di dubbi dell'inizio, quella che tempestava il Dottore di domande.
Il legame tra i due va rafforzandosi rapidamente: nel vedere Rose con il suo abito d'epoca ammette di trovarla bellissima, anche se poi si affretta ad autocensurarsi con quel "tutto considerato". Nell'ora più buia, poi, con le spalle al muro dentro l'obitorio di Sneed, le dice di essere felice di averla incontrata, e lo sguardo che i due si scambiano lascia ben intuire quali siano i sentimenti che già li legano.
A parte Rose, in questa puntata il Dottore dimostra per la prima volta un genuino interesse per la razza umana, rivelando una grande passione per l'opera di Dickens, che considera un mito. Anche la Guerra del Tempo è una sua debolezza: quando i Gelth si dichiarano dei sopravvissuti come lui, infatti, non può fare a meno di partecipare alla loro sofferenza e così si lascia molto umanamente ingannare.
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