Dopo essersi imposto all’attenzione della critica e del pubblico con il controverso Equilibrium, il regista Kurt Wimmer (già sceneggiatore del fantathriller La regola del sospetto, 2003) si appresta ora a tornare al futuro. E, come già accadeva nella sua opera d’esordio, in pesante debito con la lunga tradizione distopica della fantascienza, lo scenario che dipingerà per noi sarà a tinte molto cupe. Ultraviolet, questo il titolo del film prodotto dalla Sony attualmente in postproduzione, porterà sugli schermi un mondo da incubo: sul finire del XXI secolo, il pianeta si scopre minacciato da una genia di mutanti, prodotti da una sindrome che sembra uscita dagli antichi e fantasiosi trattati sul fenomeno del vampirismo, conosciuta con l’eloquente denominazione di “emofagia”. Questi individui geneticamente modificati, oltre a una innata passione per il sangue umano, hanno anche sviluppato doti fisiche e intellettive fuori dal comune. La minaccia che si profila all’orizzonte è sufficiente a giustificare una guerra civile senza quartiere tra i sopravvissuti e i contagiati, estesa alla scala planetaria e finalizzata alla cancellazione degli “emofagi”.
Sotto il fuoco di entrambi i contendenti ecco Ultraviolet, l’eroina interpretata da Milla Jovovich, che dai tempi del Quinto Elemento di Luc Besson, passando attraverso la parentesi intimistica del Million Dollar Hotel di Wim Wenders per poi approdare alla roboante trasposizione cinematografica di Resident Evil, è ormai assurta di diritto al rango di icona del moderno cinema d’azione in salsa fantascientifica. Ultraviolet è una donna infetta che si ritrova suo malgrado a proteggere un bambino di nove anni, condannato a morte dalle autorità governative perché considerato una potenziale minaccia.
Accanto a Milla Jovovich, il film sarà interpretato da Cameron Bright, Nick Chinlund, William Fichtner, Sebastien Andrieu, Ida Martin e Ricardo Mamood. La distribuzione è annunciata per il 24 febbraio prossimo. Anticipando il lancio promozionale, l’attrice ha messo on line sul suo sito (www.millaj.com/new/) alcune immagini non ancora editate da cui, insieme a una poco promettente indulgenza nell’uso del bluescreen, traspare un’estetica a metà strada tra Kill Bill (il generoso sfoggio di lame) e Matrix (costumi attillati, occhiali da sole e ambientazione high-tech). In attesa di vederla in azione, i suoi numerosi ammiratori potranno godersi queste istantanee ad elevato tasso pirico, mentre le frange più integraliste degli appassionati incroceranno le dita affinché il tutto non si risolva, come ormai pare essere la regola, in un baraccone di fuochi d’artificio senz’anima.
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