Gardner Dozois, per anni al timone della celeberrima Asimov's Science Fiction, può esibire nella sua bacheca un palmares di ben 15 premi Hugo, senza contare tutti i nomi della fantascienza che negli ultimi anni ha contribuito a lanciare alla ribalta. E' quindi legittimo che le sue dimissioni dall'incarico di curatore per la rinomata rivista abbiano destato l'attenzione dei lettori, curiosi di sapere quali fossero i suoi piani per il futuro. Dissipati i timori di un pensionamento anticipato, Dozois ha rilasciato un'intervista a SCI FI Wire, attivissima webzine di cultura fantascientifica.

"Passo ancora gran parte della mia giornata leggendo racconti" ha rivelato Dozois, "per il consueto appuntamento con il meglio dell'anno [The Year's Best Science Fiction, NdR] e per altri progetti antologici. Mi manca la direzione della Asimov's, ma non sento la mancanza del mucchio mensile di mille manoscritti da leggere che, dopo vent'anni, mi stava un po' soffocando".

Tra le antologie originali programmate da Dozois ci sono due esclusive del Science Fiction Book Club: One Million AD, per il quale ha chiesto agli autori di immaginare "un tempo in cui ogni cosa della nostra storia e cultura sarà solo un ricordo sfocato nella sfera del mito", e Escape from Earth, curata insieme a Jack Dann, che è un'antologia di fantascienza per giovani e adulti che ambisce a ricreare lo spirito degli juveniles di Robert A. Heinlein e Andre Norton scritti negli anni Cinquanta e Sessanta. "Ritengo estremamente importante generare novità in questa direzione" ha detto in proposito Dozois. "Il fantasy ha conservato una tradizione di juveniles lungo i decenni (basti pensare al successo di Harry Potter), e io credo che sia terribile che la fantascienza non abbia saputo fare altrettanto. La conseguenza è che i nuovi lettori non hanno un punto di riferimento da cui iniziare, così molti finiscono per saltare direttamente alla 'fantascienza per adulti', un salto che temo sia troppo impegnativo per alcuni di loro". In aggiunta a questi due titoli per l'SFBC, Dozois ha altre due collaborazioni in cantiere: un'antologia di juveniles fantasy intitolata Wizards, co-curata sempre con Jack Dann, e una raccolta di fantascienza chiamata The New Space Opera, al fiando di Jonathan Strahan.

 

Sebbene sia meglio conosciuto come curatore, Dozois è anche un apprezzato scrittore, avendo vinto due premi Nebula con i suoi racconti. "Sono sempre al lavoro su diverse storie simultaneamente" ha rivelato, "a diversi livelli di sviluppo, dalla semplice idea allo stadio larvale nella mia testa fino alle rifiniture della versione finale. La mia più recente pubblicazione è When the Great Days Came, nel numero di dicembre del Magazine of Fantasy & Science Fiction, a cui ho appena venduto anche una storia ucronica dal titolo 'Counterfactual'. Per il futuro sto riflettendo sulla possibilità di prendermi un po' di tempo per scrivere la mia personale storia sul futuro remoto, ispirato dalla cura del progetto One Million AD".

E in merito alla fantascienza, nel cui mondo ha vissuto immerso a tempo pieno gli ultimi anni, Dozois ha da dire la sua: "La fantascienza genera quel famoso 'senso del meraviglioso' dandoci la percezione che l'universo sia molto più grande e strano di quanto possiamo comunemente immaginare, e la certezza che ogni cosa cambia, inesorabilmente. Per immaginare come saranno le cose tra un milione di anni, basta pensare a com'erano un milione di anni fa. E non dimenticare che di sicuro il futuro saprà riservarci delle sorprese..." Parola di Dozois.