Dal cielo sereno, senza preavviso, venne giù un fulmine. Siri fu investita in pieno dalla scarica, sfrigolò come una costata sul barbecue, si contorse al ritmo di posse elettrico, poi si abbatté al suolo ridotta a un mucchietto di carne carbonizzata, gli occhi senza più ciglia a presentare la cornea bianca bollita e le unghie saltate via in un tripudio truculento di sangue e bile. Goduria.

- Temo che dovrò proseguire da solo. - commentò Milton.

In lontananza si scorgeva l'ingresso di una stazione della metropolitana. Con la disinvoltura di un eroe wagneriano, Milton fendette la folla e vi si diresse. Non fu semplice. Più di una volta l'uomo estrasse lo sventratore automatico, riuscendo a dominarsi solo un attimo prima di adoperarlo. L'addestramento lo aveva preparato ad affrontare situazioni simili, ma riuscire a tollerarle era ancora al di là delle sue capacità. Quelli che più detestava erano i cosiddetti "gamberi", cioè gli idioti che camminavano beatamente all'indietro senza curarsi di guardare dove mettevano i piedi. Ma odiava anche (continuando a classificarli nella tipica ecologia della folla) i "granchi", che si spostavano solo lateralmente cozzando l'uno con l'altro, le "meduse", che galleggiavano con incoscienza alla corrente della moltitudine, e le "ostriche", tizi ottusi che si abbarbicavano caparbiamente nelle strettoie intralciando il passaggio. Milton ne avrebbe fatto volentieri una zuppa mista, con ovvio contorno di sangue e bile.

In cima alle scale che portavano alla stazione la folla diventava compatta come asfalto appena versato dalla betoniera.

- Non riuscirai mai a prendere la metro, amico. - disse un tipo quietamente a cavalcioni della ringhiera come un Beowulf minimalista - C'è un milione di persone giù al binario.

Milton fissò di sbieco il tizio. Aveva capelli lunghi grondanti sudore, tratti da trucido di borgata, una fronte di due centimetri madida di sudore, occhiali scuri appannati di sudore, una "cavezza" dorata a 32 carati sul peli del petto pettinati col domopak e una t-shirt leopardata chiazzata dal sudore. Il caldo era post-impressionista come una stampa di Renoir.

- Ci conosciamo? - sibilò Milton.

- Io conosco te, agente John.

Milton socchiuse gli occhi. - Ti manda il Servizio?

- In un certo senso...

- La tua faccia non mi è nuova. - mormorò Milton - Togliti gli occhiali.

L'altro obbedì. Milton scorse un riflesso inumano sul fondo delle pupille, luccicante e alieno come una lirica di Dylan Thomas.

- Tu non sei umano. - accusò.

L'altro assentì amabilmente. - Con questa faccia? No, sono un cybrido.

- E che vuol dire?

- Non pretenderai che te lo riveli adesso! - protestò l'altro, scandalizzato - Siamo soltanto a pagina due!

Milton sbuffò. - D'accordo, non è importante... Ma dimmi... cosa fai qui? Mi segui?

- Una missione parallela, John. Sono qui da più di un anno.

- Un anno? - ripeté l'altro, incredulo - A far cosa?

- Tante cose. Soprattutto, aspettare l'apertura delle Porte Sante. - il cybrido scosse la testa - Riferire ogni fenomeno connesso. Al Comando ne hanno fatto una questione di vita o di morte.

- Non ne sapevo nulla. - ammise Milton.

- E' logico. Su questo punto il Comando è diviso. Ci sono tre fazioni in lotta tra loro: gli Scapoli, gli Ammogliati e i Puttanieri. Quando sono partito non erano d'accordo su nulla, tranne che sull'importanza dell'apertura delle Porte Sante. Stavano tutti sul fiato sospeso ad aspettare, e a discutere su cosa ne sarebbe venuto fuori.

- Sì, ho sentito le leggende. Se ne dicono tante, ma nessuno sa con certezza... - Milton squadrò l'altro con sospetto - E il tuo ruolo, in tutto questo?

Il cybrido prese fiato. - E' semplice, John. Dopo i primi segni di incipiente apertura, gli Scapoli avevano mandato l'agente Brick a tener d'occhio le Porte Sante. Brick disponeva di strumenti sofisticati che lo avrebbero avvertito quando le Porte fossero state pronte ad aprirsi. Purtroppo però Callaghan, il tecnico che aveva tarato gli strumenti, era stato corrotto dagli Ammogliati, e i sensori erano stati disposti al contrario, in modo che dessero l'allarme quando le porte si fossero chiuse. La sorella di Callaghan però era un agente doppio al soldo dei Puttanieri, i quali perciò erano stati avvertiti del complotto. Nel frattempo, le Porte Sante davano segno di stare per aprirsi. Approfittando del fatto che la bis-bisnonna dell'agente Brick, sotto copertura di rappresentante Tupperware, aveva ricoperto un ruolo importante nella cospirazione Tozzi-Albano-Fankù del '56, i Puttanieri hanno quindi ricattato Brick e lo hanno portato dalla loro parte. A questo punto le Porte hanno dato segno di stare per aprirsi. Perciò gli Scapoli hanno sguinzagliato le loro spie, gli Ammogliati mi hanno richiamato in Servizio, i Puttanieri hanno corrotto il cognato di mia zia, il cugino Walter e il cane del portinaio. A questo punto le Porte hanno dato segno di stare per aprirsi. Perciò gli Scapoli hanno gonfiato di botte Brick, gli Ammogliati si sono inchiappettati Callaghan, il cugino Walter è diventato un agente triplo, i Puttanieri hanno comprato Baggio e Rivaldo per la Coppa Uefa, e il cane del portinario mi ha cagato sul tappeto buono del soggiorno. Chiaro, no?

- Mi viene da vomitare. - commentò Milton.

- Perché non ti siedi, John?

- Non mi fido di te.

- Fai bene: neppure io mi fido di me. - il cybrido tirò su col naso - Comunque ora, che le Porte Sante si sono aperte, la missione di copertura è finita, così mi hanno ordinato di unirmi a te.

Milton roteò gli occhi, sconcertato. - Be', e allora?

- Allora cosa? - ribatté candidamente l'altro.

- Queste cazzo di Porte. Hai detto che si sono aperte. Be'? Che cosa ne è venuto fuori?

Il cybrido scrollò le spalle. - Niente.

- Niente!??

- Neanche una salsiccia elettronica.

- Non è possibile! - esplose Milton - Un'abbuffata di cospirazioni, spie e doppiogiochisti da far venire la diarrea a Le Carrè, e non c'era nulla da vedere? Ce la siamo menata per un romanzo e mezzo con l'apertura di queste cazzo di porte, e poi, quando finalmente si aprono, non esce un fottuto niente? Ma allora ci prendono per il sedere!

Nel cielo sereno cominciarono a serpeggiare minacciosamente lampi. Milton si fece improvvisamente pallido. Tacque.

- Forse è meglio che andiamo. - propose il cybrido.

- Ti seguo. - assentì Milton in un sussurro.

...