Incominciamo subito con un falso. La riproduzione che vedete non è la copertina del mitico numero 1 de I Romanzi di Urania, ma quello della ristampa anastatica pubblicata da Mondadori in occasione del trentesimo compleanno della rivista. Solo un'accurata analisi chimico-fisica consente di distinguere l'originale dalla copia (per il collezionista: diffidare dalle copie troppo buone. L'unico originale che ho visto in condizioni eccezionali è in possesso di Luigi Naviglio). Mondadori ha curato i minimi particolari, utilizzando perfino carta dello stesso tipo.
Il pezzo forte è ovviamente il romanzo di Arthur Clarke (sulla costa figura Clark, senza la "e" finale), Le sabbie di Marte, tradotto accuratamente da Maria Gallone (i primi Urania utilizzano ottimi traduttori e le traduzioni sono molto fedeli; le traduzioni massacrate verranno dopo, per far stare romanzi non importa quanto lunghi in 110-120 pagine. Le traduzioni di Poe della Gallone sono ancora in circolazione e non solo per pigrizia degli editori).
La collana è a cura di Giorgio Monicelli, la direzione è di Gino Marchiori.
La copertina è di uno strepitoso Curt Caesar (che per quelli che hanno iniziato negli anni '50 è stato l'illustratore principe, così come Karel Thole lo è stato per le generazioni successive).
L'impostazione non si discosta da quella delle altre pubblicazioni periodiche dello stesso editore (Giallo Mondadori, I Romanzi della Palma, ecc...), con una eccezione: le illustrazioni interne (che però iniziano solo dal numero 3). Troviamo quindi il romanzo a puntate in appendice, Oltre l'invisibile di Clifford D. Simak, la rubrica Varietà con un articolo scientifico dal titolo "Le Vergini folli del Sistema Solare" di anonimo e la sezione enigmistica La Sfinge Moderna, curata da Cielo d'Alcamo.
La rivista usciva il 10 e il 20 di ogni mese. Il 1 del mese era riservato alla rivista sorella: Urania.
Era il 10 ottobre 1952. Iniziava effettivamente l'era della fantascienza o, come diceva Monicelli nell'introduzione, fanta-scienza. C'era bensì stata Scienza Fantastica, ma pochi se ne erano accorti.
Una rivista che si approssima a compiere 50 anni ed a raggiungere subito dopo i 1500 numeri, ha subito numerose trasformazioni.
Praticamente ad ogni trasformazione si può parlare di un numero 1. E non è detto che vista l'importanza di Urania non sia consentita una deroga e che ci sia concesso di parlare dei successivi numeri 1 di questa rivista.
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