Uscirà il 25 novembre il quarto episodio della serie cinematografica di Harry Potter tratto dal quarto romanzo Il calice di fuoco.
“Questo capitolo di Harry Potter è destinato ad un pubblico più adulto dei film precedenti” puntualizza Nicola Maccanico direttore marketing di Warner Bros. Italia. “In America avrà un divieto PG 13 che chiaramente spiega come le intenzioni della produzione siano quelle di rivolgersi ad un pubblico di teen agers, ormai coetanei dei protagonisti del film. Il calice di fuoco è un film straordinario e maestoso che si caratterizza per intrigare e coinvolgere il pubblico degli adolescenti con uno sviluppo della saga coerente con la maturazione del personaggio. Una chiave per il lancio del film sarà la competizione sportiva all’interno del film, dove si gioca la finale del campionato del mondo di Quidditch. Una caratterizzazione forte sia nei trailer che in tutto il materiale promozionale.” Warner Bros con Harry Potter uscirà in Italia su almeno cinquecento schermi contemporaneamente, riservando qualche copia in inglese per i circuiti delle grandi città.
Ma cosa dicono i protagonisti del nuovo capitolo della serie tratto da quelli che in molti considerano come il romanzo più bello tra i sei pubblicati fino ad oggi? “Per me è sempre più facile interpretare Harry Potter” spiega Daniel Radcliffe. “Harry è cresciuto con me da quando avevo undici anni e sono arrivato a conoscerlo molto bene, entrando nel suo mondo.”
Sulla stessa lunghezza d’onda Emma Watson alias Hermione Granger: “Dopo tanto tempo è difficile distinguere l’amicizia tra i personaggi e quella tra di noi. Oggi per me è molto piacevole essere identificata con Hermione, perché credo che – in qualche maniera – possa essere considerata quasi un modello.”
Il regista Mike Newell, il terzo dopo Chris Columbus e Alfonso Cuaròn, spiega: “Ho sempre evitato che questi ragazzi mi considerassero un maestro o una figura autoritaria sul set” dice l’autore di Quattro matrimoni e un funerale, Donnie Brasco e Mona Lisa Smile che, alla fine, non sarà dietro alla macchina da presa per il quinto episodio, sostituito – pare – dal pressoché sconosciuto David Yates. “Sono cresciuti al punto da essere molto consapevoli di quello che fanno e di volere essere sempre migliori. Per questo motivo l’essere considerato un’autorità era pericoloso. Durante una litigata con uno dei gemelli Weasley ho praticamente preferito perdere la mia dignità pur di essere trattato non in maniera obbediente, ma professionale. Dirigere questi film è un’esperienza unica e così in grado di sopraffarti al punto da obbligarti a prendere questa pellicola soltanto giorno dopo giorno. Altrimenti sei schiacciato da tutto quello che accade. Alla fine, però, sono terribilmente orgoglioso del risultato.”
Il cambiamento di regista è qualcosa non preso troppo bene dagli attori: “E’ una cosa un po’ strana, perché non sai mai cosa attenderti” dice Rupert Grint alias Ron Weasley “Alla fine, però, in genere ti diverti molto perché le persone che lavorano con noi sono tutte straordinarie.”
Uno dei momenti più esilaranti sul set è stato quello del ballo, ricorda Radcliffe: “Per me riuscire a danzare bene era un punto d’onore, perché entrambi i miei genitori sono degli ottimi ballerini professionisti. Devo dire che non è stato per niente facile.”
Il fatto che questi film così come i libri siano entrati profondamente nell’immaginario collettivo è qualcosa che tocca profondamente tutti gli attori: “Sappiamo che ci sono milioni di bambini in tutto il mondo che vivono e respirano il mondo di Harry Potter. Io stessa sono sempre stata un’avida fan dei libri prima di avere questa parte” conclude Emma Watson. “Sarei ossessionata dal fatto che un film possa non rendere giustizia al libro di Harry Potter da cui è stato tratto.”
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