Le sconfinate distese ghiacciate dei poli, un freddo deserto spazzato da venti taglienti e gelidi, sono sempre state teatro di storie avventurose, dai romanzi di Poe e Lovecraft ai film come Base artica Zebra e il poco convincente Alien vs Predator.
La storia raccontata in Artico, romanzo avventuroso con qualche spunto fantascientifico, si inserisce in questo filone, e lo fa con ottimi risultati.
La notizia della sparizione degli abitanti di un piccolo villaggio artico costituisce l`antefatto del libro, procedendo con la lettura ci si fara` un`idea di cosa sia successo agli inuit ma, come quasi sempre in questo romanzo, le cose non saranno come le ha immaginate il lettore.
James Rollins si e` infatti divertito a costruire una storia complessa, che inizia con la scoperta di una vecchia base artica sovietica, Base Grendel, abbandonata da decine di anni, da parte di un sottomarino per ricerche scientifiche americano.
Gli strumenti registrano un segnale di qualcosa in movimento all`interno della base, forse un eco o un errore, dato che niente dovrebbe essere sopravvissuto all`interno della montagna di ghiaccio sommersa che racchiude la stazione di ricerca.
L`autore impiega la classica tecnica del racconto da diversi punti di vista di differenti personaggi che convergono verso il punto focale della vicenda, scoprendo un mistero dopo l`altro in una progresione che riesce a mantenere alta la tensione della storia.
I personaggi non sono molto delineati, e a volte hanno reazioni non del tutto convincenti, ma in questo genere di opere questo e` un difetto secondario, le scene d`azione non lasciano molto spazio alla psicologia e sono descritte ottimamente, anche se non sempre le descrizioni dei mezzi aeronavali e dei loro armamenti e` perfetta.
Uno dei punti di forza del romanzo sono sicuramente i continui colpi di scena che demoliscono le convinzioni del lettore, che pensa di aver individuato la minaccia ma ben presto si rende conto che non e` la piu` terribile, e che "buoni" e "cattivi" non sono facilmente individuabili.
Il ritmo adrenalinico e la spettacolarita` delle scene portano ben presto il lettore alla fine del romanzo, dove un ultimo, decisamente riuscito, colpo di scena conclude ottimamente la lettura.
Un libro che gli appassionati di avventure mozzafiato non dovrebbero farsi scappare, come gia` nella sua prima opera, Amazzonia, Rollins dimostra di essere uno dei migliori autori del genere.
James Rollins si e` laureato in Veterinaria all`Universita` del Missouri e ha esercitato per qualche anno prima di dedicarsi all`attivita` di scrittore a tempo pieno, attualmente vive a Sacramento, in California.
Influenzato da autori classici come Jules Verne, H.G. Wells e Rider Haggard, dalle vecchie riviste pulp ma anche dai moderni autori di thriller, Rollins ha al suo attivo sei romanzi di avventura di cui solo due sono stati pubblicati in Italia.
A questo indirizzo: http://www.bookbrowse.com/author_interviews/full/index.cfm?author_number=1155 e` possibile leggere un`intervista (in inglese) a Rollins, dove l`autore parla del suo ultimo romanzo Map of bones e risponde a diverse domande riguardanti la sua attivita` di scrittore.
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