Londra - Arriva alla conferenza stampa accompagnato dal tema di apertura di tutti i film di 007 il sesto James Bond della storia del cinema, Daniel Craig.
Quando qualcuno gli chiede come si è sentito a ricevere questa accoglienza da parte dei giornalisti di tutto il mondo riuniti nella capitale inglese, il trentasettenne attore balzato alle cronache per essere la nuova fiamma di Sienna Miller risponde di "essersela fatta sotto dalla paura".
Una sensazione "condivisa" da alcuni dei fan più accaniti della franchise che avrebbero preferito altri nomi della lista di attori possibili per la parte: Clive Owen, Karl Urban o anche lo stesso Jude Law. Interpreti che – per un motivo o per l’altro – sono stati lasciati da parte per fare posto a Daniel Craig protagonista di film come Tomb Raider, The Pusher, The Road to perdition, L’amore fatale e The Mother.
Biondo e "maledetto" come amano definirlo alcune cronache rosa, Craig sarà il protagonista di Casino Royale in quello che sarà il prequel all’intera serie, scritto dallo stesso sceneggiatore di Million dollar Baby, Paul Haggis. Il ventunesimo film prodotto dalla famiglia Broccoli avrà come regista Martin Campbell, lo stesso regista che aveva portato nel ruolo di 007 Pierce Brosnan dieci anni fa.
“James Bond è un personaggio straordinario” spiega Campbell che nel frattempo ha diretto anche La leggenda di Zorro "E una figura particolarmente interessante di cui amo tutto: i vestiti, i gadgets, i papillions, la licenza di uccidere, il lato oscuro, il bere vodka martini agitato e non mescolato. Una bevanda che – a lungo – da sola ammazzerebbe qualsiasi persona normale. Incredibile!”
Anche se sia i produttori che il regista insistono che questo personaggio, visto nella sua prima avventura sarà più dark che mai, come facciamo notare durante la conferenza stampa, è il politicamente corretto il vero grande nemico dello 007 del ventunesimo secolo. “Bond non può fumare, perché questo è un film per tutti” spiega il regista. “Però spara…” gli fanno notare. E lui: “Be', certo.”
L’alcolismo del Bond dei libri di Fleming, il suo confrontarsi con demoni personali verrà accennato, ma – non c’è da dubitarne – soltanto in maniera velata. Del resto lo stesso Goldeneye non è stato il migliore tra i film interpretati da Pierce Brosnan. Poi, oggi, cinematograficamente, 007 è pieno di concorrenti. Forse, il vero nemico è il Matt Damon alias Jason Bourne. Un personaggio altrettanto letale, ma molto meno glamour e rassicurante. Interpretato da un attore carismatico. Cosa che Daniel Craig né è di persona né sullo schermo.
Bello, forse, fascinoso, chissà, carismatico certamente no. Almeno per il momento. Eppure a sentire dire i produttori Craig è sempre stato in pole position per la parte. Come spiega Michael G. Wilson: “Abbiamo passato un anno e mezzo alla ricerca di qualcuno, incontrando circa duecento attori inglesi e delle ex colonie britanniche. Abbiamo visto un numero notevolissimo di film e dopo una serie di provini abbiamo scelto Daniel Craig. L’unico attore a cui abbiamo davvero offerto di interpretare il film. Qualcuno ha scritto che lo abbiamo offerto anche ad altri, ma non è vero.”
Quello che è vero è che adesso viene la parte ancora più complicata: la scelta della Bond girl e di chi comporrà la canzone principale. “E’ il film in cui Bond diventa Bond. Ha appena avuto il doppio zero della licenza di uccidere ed è alle prime armi. Sarà il film che determina la nascita dell’intera franchise. Alla fine lo riconosceremo per il Bond che abbiamo sempre amato. Capiremo la sua relazione con le donne, le sue scelte, il suo atteggiamento nei confronti della vita, il suo umorismo. Per questo la Bond girl deve essere un’attrice bellissima, ma anche di grande talento. Questo è il personaggio femminile più importante dell’intera serie” conclude Campbell.
Dal canto suo Craig ci dice di avere sempre amato 007 sin da bambino: “Il mio film preferito è Goldfinger, il Bond che amo di più è Sean Connery e la Bond girl che ho adorato è la Diana Rigg di Al servizio segreto di sua maestà.“ dice l’attore. “007 è un personaggio che nel corso degli anni ha ridefinito continuamente se stesso, e che è capace a fare fronte al tempo che passa. Non vedo l’ora di iniziare, ma mi intimidisce farlo, perché avverto una grande pressione e responsabilità.”
Il regista conclude: “Più psicologia che gadgets. Questo il nostro approccio al film. E’ evidente che per diventare quello che è, 007 ha vissuto una vita decisamente complessa e molti momenti durissimi. Casino Royale è proprio questo: la storia della nascita di James Bond come 007.”
A chi gli chiede se è d’accordo sulla definizione che è stata data di lui come "miglior Bond per il ventunesimo secolo e se sa dare una spiegazione di tale etichetta" Craig risponde onestamente: “Sinceramente non lo so.”
Un dubbio condiviso anche da noi. Perché Daniel Craig? Un bravo attore, forse, non all’altezza della parte o perlomeno non "giusto" per il ruolo così come a prima vista era stato Pierce Brosnan? La risposta ce la darà soltanto il film: realizzato tra i Pinewood Studios, la Bahamas, l’Italia e la Repubblica Ceca 007 Casino Royale uscirà in tutto il mondo il 17 novembre 2006.
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