Plausible Deniability

Di curiosità in questa faccenda ce ne sono a volontà. Come il fatto che dall'attentato alle Torri Gemelle è stato tratto un film addirittura prima che l'evento accadesse. Si tratta di Lone Gunman,[[NOTE:]] un telefilm spin-off di X-Files nel quale tre tizi un po' strampalati pubblicano una rivista (The Lone Gunman) che si occupa di scoprire i misteri di stato. Nel primo episodio scoprono un complotto ordito dal Pentagono (o meglio da alcuni generali preoccupati per il calo di fondi) per abbattere le torri gemelle con Boeing 747 di linea. Questo telefilm è stato trasmesso all'inizio del 2001. L'episodio è il pilot della serie, anche se nelle repliche successive non è statoritrasmesso.[[NOTE:]] Coincidenza? Naturalmente sì, ne abbiamo viste tante in questa faccenda, che una più o una meno non fa differenza.Tuttavia...La fantascienza ci viene ancora una volta in aiuto, proponendoci un'interpretazione alternativa di un certo fascino e suggestione, ed è quella della Plausible Deniability (smentibilità plausibile): non so se avete presente la serie televisiva Stargate, quella dove c'è il "gate" che permette di viaggiare nella Galassia, ed è un progetto militare tenuto segretissimo. In un episodio accade che per una fuga di informazioni viene iniziata la produzione di un telefilm di fantascienza basato sul programma Stargate. Uno si aspetterebbe che i militari facessero in modo di boicottarlo e mettere tutto a tacere, invece lo lasciano stare, per il principio della Plausible Deniability: da quel momento in poi, qualunque fuga di notizie ci fosse stata dal progetto Stargate avrebbe potuto essere facilmente ridicolizzata affermando che era presa dal telefilm di fantascienza.

A questo punto uno si chiede: 1) l'idea per l'11 settembre ce l'hanno avuta vedendo il telefilm? 2) chi ha scritto il telefilm ha preso l'idea da qualche fuga di notizie? 3) il telefilm è stato fatto apposta per rendere ridicolizzabile qualunque ipotesi troppo simile a quella trama?

C'era una volta il giornalismo. L'America, che del libero giornalismo ha fatto un vero e proprio mito - con i casi Watergate, premi Pulitzer, film incentrati sul coraggio di giornalisti indomabili nella ricerca della verità e via dicendo - pare a questo riguardo aver perso qualsiasi contatto con la decenza. L'allineamento dei mass media americani alle posizioni governative ha recentemente raggiunto livelli da autentica farsa. Negli Stati Uniti ci sono solo cinque grossi network televisivi i quali dicono tutti le stesse cose e tacciono sulle stesse cose. Cosa li spinge ad appoggiare l'escalation in atto verso la dittatura militare che si sta consumando oggi in l'America? Cosa li ha convinti a sostenere il vero e proprio processo di nazistificazione degli Stati uniti d'America che possiamo osservare - ovviamente se guardiamo nella direzione giusta ed attraverso le cortine fumogene?[[NOTE:]]

Forse... denaro?

Il che ci riporta ad un altro celebre film, 007 Il Domani non Muore Mai, dove il magnate di un grosso newsnetwork si adopera per scatenare guerre allo scopo di fare denaro documentandole.

L'attuale politica del governo americano - compiere attentati contro la propria popolazione e scatenare guerre contro paesi che permettano all'America di posizionarsi meglio sullo scacchiere globale - è un'autentica manna da un punto di vista economico per i grandi network televisivi. Guerre ad attentati terroristici incollano la gente alla televisione e gli utili pubblicitari s'impennano.

Non sarà che - per dirla con Andreotti - a pensar male si fa peccato, ma ci si azzecca?

Non sarà mica che anche lo stesso 007 Il Domani non Muore Mai sia stato un'operazione di Plausible Deniability? (questa mi sembra un'opzione un po' tirata per i capelli, ma poiché m'è venuta in mente la menziono comunque, non fosse altro che per ragioni estetiche).

D'altra parte, in qualsiasi direzione si guardi ci sono pezzi del mosaico che ordinatamente si incastrano mentre il disegno complessivo diventa sempre più chiaro e tu ti chiedi se per caso non sei matto come John Forbes Nash Jr, il protagonista di A beautiful mind.