Il primo consiglio che questo manuale ha la pretesa di dare è di non commettere questo errore. Non tarpatevi le ali da soli. Limitarsi ad una "nicchia" letteraria in genere è negativo. Lo è doppiamente se questa "nicchia" è angusta, senza sbocchi nè prospettive.
Lo scrivere è un'attività che può; dare soddisfazioni comunque, a prescindere dal modo in cui si sceglie di farlo. Del resto, le classificazioni date ad un'opera, le "etichette" imposte dall'esterno sono, appunto, etichette e nulla più.
Il consiglio dunque è tentare. Prosa, poesia, saggi, mainstream, fiction, cronaca, costume, humour. Cimentarsi in più direzioni. Si scoprirà che le stesse tecniche, gli stessi stili, finanche gli stessi argomenti e tematiche, in breve tutto ciò; che si ha da dire, può; essere detto ovunque e comunque si scelga di farlo.
In più, diversificando la propria produzione, l'aspirante autore non si chiuderà nessuna porta. Al contrario, avrà a disposizione molte più opportunità, e forse, benchè possa sembrare grottesco, gli accadrà di scoprirsi molto più bravo a trattare un genere che gli era sconosciuto piuttosto che quello che lo ha sempre attratto.
Ma il problema più arduo, comunque, resta quello di trovare un editore. E sarà proprio questo l'argomento principale della prossima puntata.
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