Lo scopo è insegnare ai ragazzi la cultura fantascientifica, dai film alla letteratura, ma la cosa principale [...] è la scienza, il che è interessante perché oggi nessuno vuole più fare scienza. Negli Stati Uniti e in Gran Bretagna la scienza non è così popolare e i governi di entrambi i paesi sono preoccupati ": da questa preoccupazione iniziative come quella di Seattle. E' una questione che merita ulteriori considerazioni: nella rubrica Euroscienza della SISSA (Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati: ulisse.sissa.it) è possibile trovare osservazioni in merito ai dati raccolti dalla Commissione Europea sulla Struttura di Ricerca & Sviluppo: l'Italia risulta essere tra gli ultimi paesi in Europa per quanto riguarda l'entità dei finanziamenti per la ricerca scientifica. La quota di questi sul PIL non è andata aumentando, contrariamente a paesi come Spagna, Portogallo e Grecia i quali, benché in ritardo scientifico e tecnologico, negli ultimi anni stanno progressivamente incrementando le risorse destinate alla ricerca. Il numero di dottori di ricerca (di coloro cioè in possesso di PhD, titolo per accedere alla ricerca) in Italia, rimane relativamente basso.

Stati Uniti e gli UK sembrano condividere con ilo nostro paese questa depressione nelle discipline scientifiche ma con una differenza: i paesi di lingua anglosassone stanno aumentando gli investimenti nel settore per tentare di risollevarle. Aggiunge Turnbull: "Anche il governo australiano è preoccupato. Principalmente la crisi è nelle scienze hard: fisica, chimica, matematica. In quest'ultima soprattutto c'è carenza di insegnanti: i governi hanno alzato i salari per attirare persone...". Queste considerazioni possono stupire se si constata come l'interesse del pubblico per la scienza popolarizzata attraverso libri, trasmissioni televisive o istituzioni come il Museo di Seattle, sia in continuo aumento. Il corso a Glamorgan sembra dimostrare la possibilità che chi non lavora in prima persona nel campo della ricerca scientifica voglia comunque arrivare a possedere le nozioni e il potere decisionale di cui si parlava prima. Il genere fantascienza, esplorando le strade possibili che il nostro pianeta, e quindi le nostre vite, potranno seguire in futuro, è un potente mezzo per aumentare la nostra presa di coscienza sul presente.