Sotto la pancia del catamarano
All'altezza di 14 mila metri, meno del previsto, la navicella è stata trasportata sospesa sotto la parte centrale di un jet molto simile a un catamarano, realizzato apposta per questa impresa. Secondo quanto affermato dalle agenzie, finora Paul Allen ha sborsato 20 milioni di dollari per finanziare la Scaled Composite, la società di Burt Rutan che ha realizzato Spaceship One. Una grossa cifra, ma, come si è visto, abbastanza limitata per un volo spaziale, capace di aprire uno spiraglio sulla possibilità di voli commerciali con privati viaggiatori. Il pilota, Melville, senza tute spaziali e senza addestramenti da superman, a 62 anni è diventato così il primo astronauta di un'azienda privata. Sceso dal velivolo ha raccontato: "E' stata quasi un'esperienza religiosa, c'è un panorama mozzafiato da lassù, ho potuto spingere lo sguardo fino oltre San Diego, sull'Oceano Pacifico e su una bella fetta dell'America dell'Ovest".
Partenza mattiniera
Il volo è partito alle 6.45 del mattino di ieri, ora della California, cioè alle 15.45 ora italiana, ed è durato novanta minuti. Il "catamarano" ha portato la navicella fino a quattordicimila metri e poi il razzo si è acceso e ha "sparato" Melville a quattromila chilometri orari, in salita verticale. L'ascesa si è arrestata a 103 chilometri di quota, appena sotto la soglia orbitale. Ha detto Melville: "Potevo vedere la curvatura della Terra e mi sono divertito a lasciar galleggiare alcuni oggetti... lo spazio è simile a quello che si può vedere entrando in orbita, con la linea azzurrina dell'atmosfera che si unisce all'orizzonte con il nero dello spazio".
Melville ha galleggiato per tre minuti in assenza di gravità, poi la curva della traiettoria ha riportato il "siluro" nell'atmosfera per scendere verso il deserto del Mojave, a 160 chilometri da Los Angeles, come un aliante. Erano le 8.15 locali, nell'aeroporto migliaia di persone attendevano il rientro, molte persone sopra i cinquant'anni, molte le famiglie con i bambini. Come se il sogno spaziale degli anni Sessanta avesse saltato un paio di generazioni e tornasse a vivere ora, 35 anni dopo la conquista della Luna. L'impresa dello Spaceship One è storica, come il viaggio del primo astronauta cinese su navicella "Made in China", come le sonde automatiche sbarcate su Marte. In questa era di telefonini, spot e videogiochi, qualcuno vuole ricominciare a sognare?
2 commenti
Aggiungi un commentoIntrigante.Oramai voli simili sono routine 16 anni dopo.
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