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della redazione
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Ecco i risultati di alcuni sondaggi promossi dal Corriere della Fantascienza (www.corriere.fantascienza.com). Vi ricordiamo che per votare basta collegarsi al sito: tutte le settimane viene proposto un sondaggio diverso.
Ritieni che un libro di fantascienza debba avere solide basi scientifiche? Sì
70%No
30% Votanti totali: 313 Preferisci leggere cicli divisi in più libri o romanzi a sè stanti? Cicli
43%Libri a sé stanti
57% Votanti totali: 365 Preferisci X-Files o Star Trek? X-Files
24%Star Trek
76% Votanti totali: 316
Ecco la classifica delle pagine del numero 43 di Delos più lette online e la classifica assoluta dal numero 19 in poi.
Numero 43 Classifica generale 1 Star Trek Insurrection 629 1 Sex-Files! (20) 7.954 2 Bufale di fine millennio 305 2 Intervista con Monica Bellucci (32) 6.343 3 Recensioni librarie 298 3 Salma Hayek: intervista con la vampira (28) 3.966 4 Libredicola 292 4 Tiffany J. Shepis (28) 3.286 5 Recensioni cinematografiche 270 5 Intervista con Stefania Rocca (31) 3.078 6 Star Trek Rivista Ufficiale 268 6 Il mito di Diana (29) 2.986 Totale pagine servite: 9.767 Totale pagine servite durante il mese: 47.829
A questi numeri si sommano i download dei numeri di Delos scaricati per la lettura offline: numero 38: 1562 copie html e 459 solo testo, numero 32: 1534 copie html e 318 solo testo, numero 41: 1523 copie html e 382 solo testo, numero 39: 1460 copie html e 372 solo testo, numero 29: 1430 copie html e 215 solo testo, numero 37: 1416 copie html e 374 solo testo, il numero scorso (43): 1254 copie html e 260 solo testo
Subject: Bufale di fine millennio Date: 13-02-1999 10:20 From: Daniela Farolfi, dfarolfi@galactica.it To: Delos Science Fiction, delos@fantascienza.com Leggo, sull'ultimo editoriale di DELOS:
"I programmatori di allora erano probabilmente più pessimisti che previdenti. Difficile immaginare che un programmatore, addestrato a prevedere tutte le possibilità di utilizzo del software che sta scrivendo, non arrivasse a intuire che dopo il 1999 sarebbe arrivato il 2000. Probabilmente, pensava semplicemente che il suo software non sarebbe vissuto così a lungo.
Invece, ..., siamo arrivati a fine millennio con miliardi di righe di codice da rivedere e decine di miliardi di dollari da spendere per sistemarle. A tutto vantaggio, fra l'altro, degli stessi programmatori (o dei loro successori) che hanno combinato il pasticcio."
Vorrei far presente che:
1) scelte come l'uso dell'anno di 2 cifre, spesso non sono dipese dai programmatori. Cosa credete che nel lontano (LONTANISSIMO, dal punto di vista informatico ...) 19XX abbia scelto un qualsiasi cliente (magari la Vostra banca, la Vostra compagnia aerea, la Vs. assicurazione), tra le due opzioni : anno di 4 cifre => ovvero maggior richiesta di memoria e soluzione diversa dagli standard più comuni vs. anno a 2 cifre , soluzione più rapida ed economica ? Il mondo della programmazione non è un fiabesco Eden dove lo squinternato "smanettone" di turno può lavorare senza vincoli di tempo/soldi. Credete, certi pericoli gli informatici li hanno avuti sempre ben presenti (e sottolineati da tempo, per giunta)!!!
2) Dal tono dell'ultimo paragrafo, sembrerebbe quasi che il problema sia stato causato dai programmatori per assicurarsi lavori futuri. Vi assicuro che NON è davvero un gran vantaggio (neanche economico, in genere), sudare le proverbiali sette camicie su migliaia/ milioni/ miliardi di righe di codice NON documentate( quando i sorgenti esistono ancora ...), mentre tutti i progetti più interessanti sono fermi, in attesa " che passi la bufera ". Vi piacerebbe passare il 31/12/1999 in un Centro Elaborazione Dati (anche se un problema reale non si potrebbe certo risolvere in pochi minuti...), come sembra dare per scontato la maggior parte dei nostri committenti?
3) Credete forse che una sola delle società che sta spendendo fiumi di denaro per l'Anno2000 abbia richiesto di poter gestire l'anno con 5 o 6 cifre (tanto per sentirsi tranquilli fino al 99.999 o 999.999)? Per parte mia, credo che: per il 31/12/1999 mi renderò totalmente irreperibile; potendo, eviterò di volare, quanto ai miei soldi, ho già comprato un gigantesco materasso (beh, non poi così GRANDE, neanche dopo le lucrosissime attività per l'Anno2000).
Distinti saluti, Daniela Farolfi
(una programmatrice, ovviamente)
Cara Daniela, naturalmente il nostro articolo era un po' provocatorio. Sono un programmatore anch'io, quindi so, più o meno, come vanno le cose. Immagino ci siano molti casi diversi, e forse alcune volte la colpa può essere del cliente, altre del programmatore, altre ancora della direzione della software house che impone certe scelte più che dello sviluppatore. Comunque sia, credo che il succo del discorso sia valido: certi problemi non sono stati presi in considerazione perché non si pensava che i programmi sviluppati nell'anno XX arrivassero fino al cambio di secolo.
Quanti ai problemi dell'anno 9.999, be', bisogna essere DAVVERO ottimisti a pensare che un programma possa arrivare all'anno 10.000... chissa' se esisterà ancora il pianeta Terra... (Silvio Sosio)
Subject: Star Trek, Prisoner e X-Files Date: 3-03-1999 23:49 From: Annamaria Tondelli, annamaria.tondelli@2ainfo.it To: Silvio Sosio, silvio.sosio@acme.it Come faccio a sapere in anticipo se le emittenti televisive italiane ripropongono vecchi episodi o nuove serie? E' possibile tramite il vostro "Corriere" (premetto che non ho avuto ancora il tempo di consultarlo bene)?
Certa dela tua disponibilità, ti chiedo ancora tre cose:
1° scommessa tra amici con ...." poca conoscenza in materia di fantascienza televisiva" . E' stato realizzato prima Star Trek o Spazio 1999?
2° scommessa: da piccola , circa negli anni '70, vedevo per televisione un telefilm, credo ambientato in Inghilterra, dove un uomo era costantemente inseguito da un'enorme palla bianca che rimbalzava ed ingoiva tutto quello che incontrava ..... si intitolava Il sopravvissuto?
3° richiesta specifica di un'amica: "...si baciano o no i due agenti di X-file?... il film e gli ultimi episodi hanno deluso le mie aspettative."
Sperando di non averti stravolto da questo fiume di parole... ti saluto!!
Anna
1: Star Trek, che è del 1966, mentre Spazio: 1999 è del 1974. 2: Il prigioniero (The Prisoner); gli abbiamo dedicato uno speciale sul numero 28. 3: Dubitiamo che accadrà mai qualcosa fra Sculley e Mulder, visto che negli ultimi tempi si possono vedere sempre di meno!
Subject: Fantascienza giapponese Date: 22-02-1999 22:04 Received: 23-02-1999 10:26 From: Lorenzo Capellini, kappa@spm.it To: Delos Science Fiction, delos@fantascienza.com Gentili amici di Delos,
vi ringrazio per aver pubblicato la mia "richiesta di aiuto" per la mia tesi sulla fantascienza giapponese.
Mi hanno scritto diverse persone ricordadomi dell'esistenza di due libri editi da Fanucci, ossia Bambole e Overminder, opera di un certo Akira Mishima.
Volevo approfittare dell'occasione per fare presente come, con tutta probabilità, questo Akira Mishima in realtà non esista per nulla, ma sia piuttosto lo pseudonimo dietro il quale si nasconde un'altro scrittore, probabilmente italiano. Ne sono convinto non solo perchè il nome "Akira Mishima" suona piuttosto anomalo a chi abbia un poco di dimestichezza con la cultura nipponica, ma anche perchè dei due romanzi a suo nome non c'è traccia in Giappone; cosi come, se non ricordo male, non vi è traccia del nome del traduttore dal giapponese o del titolo originale nei credits dei due libri.
Non ho letto Overminder, ma Bambole era molto evidentemente una specie di "falso": l'ambientazione giapponese del romanzo era quanto meno ridotta, approssimativa e costruita sui più ridicoli stereotipi del sensazionalismo cybersex, con un vago tocco di esotismo orientale.
Rimane per me un mistero il perchè la Fanucci abbia dato alle stampe un romanzo come Bambole, opera che, personalmente, ho trovato piuttosto brutta.
Trovo soprattutto molto triste che il pubblico italiano sia condotto a pensare che la fantascienza giapponese sia una specie di brutta copia del cyberpunk più banale (non che manchino esempi a riguardo, per carità), mentre fin dalle sue origini ha una varietà di temi e situazioni molto ampia, tale da reggere pienamente al congronto con la produzione originale. Mi rendo conto che la mia è una polemica un po' da specialisti, ma mi sembrava giusto mettere i puntini sulle "i".
Grazie per la gentile attenzione.
Lorenzo Capellini
Non crediamo di svelare nessun mistero: Akira Mishima è un autore italiano che si cela sotto uno psudonimo giapponese.
Subject: Signor Sosio! Date: 15-02-1999 22:18 From: Umberto Rossi, urossi@programatic.it To: Delos Science Fiction, delos@fantascienza.com (con la voce di Franca Valeri versione milanesse)
Senta un po', lei, ma era quello lì di tendenza, tendenzialmente milanès, che parlava in televisione a quella trasmissione lì che si chiama Format del bug Y2K? Dicca, dicca, si esprima! Che se era lei non solo l'ho visto, ma mi sono registrato la cassetta, e adesso me la rivendo ai fans!
Con gli occhi anche dove non è umanamente possibile averli,
Umberto Rossi
La trasmissione si chiama Target, comunque, ebbene sì, ero proprio io! (Silvio Sosio)
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