L'Autore

Leiji Matsumoto
Leiji Matsumoto
L'autore di questa notevolissima serie, che potete trovare ritrasmessa saltuariamente da qualche piccola televisione privata, è Akira Matsumoto più noto con lo pseudonimo di Leiji.

E' nato in Giappone nel 1938 e suo padre era pilota di caccia (i famosi "Zero" giapponesi) durante la seconda guerra mondiale; forse questo particolare lo influenza visto il suo interesse per la storia militare e per la guerra evidenti in tutte le sue opere più note.

Esordisce come mangaka (autore di manga, i fumetti gioapponesi) nel 1953, a soli 15 anni, vincendo un concorso per esordienti della rivista Manga Shonen con la storia Le avventure di un'ape. Il suo primo grande successo, notissimo anche in Italia, è Starblazers (di cui trovate la recensione nel n° 39 di Delos) del 1974 mentre dopo tre anni dà alle stampe Danguard, il suo unico lavoro legato al filone dei robottoni giapponesi; una piccola curiosità è che Danguard, con i suoi duecento metri di altezza e le cinquemila tonnellate di peso, è probabilmente il più grosso robot mai disegnato! Danguard è divenuto una delle più interessanti serie di cartoni animate del genere anche se con notevoli differenze e una maggior complessita rispetto alla versione cartacea.

Lo stesso anno, il 1977, è quello in cui concepisce le sue quattro maggiori storie: Capitan Harlock (anche di questa serie trovate una recensione su Delos, nel n° 41), Galaxy Express 999, La regina dei 1000 anni e Queen Esmeralda.

Anche la caratterizzazione grafica dei personaggi associa queste produzioni dove le donne sono sempre bellissime, bionde ed esili e con lo sguardo triste e i personaggi maschili si dividono tra i bassottelli come Masai e gli altri, rappresentanti nobili ideali come Capitan Harlock, che sono invece alti e dai tratti regolari e decisi

Tutte queste storie che Matsumoto disegna e pubblica come manga sono state trasposte in anime (così in Giappone sono definiti i cartoni animati) dalla Toei Doga.

Galaxy Express ripresenta parecchie tematiche importanti per l'autore: l'antimilitarismo, la critica alla considerazione dei lavoratori nella società giapponese in cui tutti sembrano diventar parte di un immane meccanismo e l'apprezzamento per l'arte e la natura.

Background

Parecchi fili legano questa serie ad altre dell' autore e diversi personaggi vengono qui presentati come guest star di altissimo livello; ai fini della storia la presenza più importante, sebbene dietro alle quinte, è quella di Tochiro: questi è il meccanico spaziale progettista dell'astronave Alkadia e grande amico del suo Capitano, il mitico Harlock. Anche i vestiti e il cappellaccio di Masai sono appartenuti a Tochiro e, soprattutto, era sua la pistola Cosmo Dragon che gli permette di eliminare anche gli uomini meccanici.

Masai incontrerà nel suo viaggio anche la piratessa Esmeralda e verrà aiutato da un misterioso uomo in nero con una cicatrice sul volto che altri non è che Harlock.

Con Masai che eredita quella di Tochiro questi personaggi sono gli unici a possedere la Cosmo Dragon e rappresentano la resistenza alla meccanizzazione dell'uomo che permette una vita lunghissima ma priva gli esseri umani di tutte le loro più nobili qualità.