Quali sono stati i problemi più difficili da superare?

Riunire il cast, sera dopo sera, anche due o tre volte alla settimana. Se una cosa non si fa per lavoro è difficile "dire di sì" ogni volta... Telefonate, appuntamenti. E a colte ci si metteva anche il meteo a farci cambiare programma all'ultimo minuto, pioggia imprevista quando dovevamo girare gli esterni.

Tecnicamente parlando... La luce non è mai abbastanza, soprattutto quando non puoi disporre di corrente elettrica e devi arrangiarti con le batterie delle automobili. Poi l'audio, senza un fonico e delle apparecchiature che costano tantissimo il lavoro di pulizia in post produzione è stato molto... "faticosissimo"... ;-)

Fino a che punto sono importanti gli effetti speciali nel vostro progetto?

Diciamo che sono stati anche una scuola... Comunque la maggior parte degli effetti digitali sono parte integrante della storia, utilizzati seriamente con scopo narrativo. Comunque circa il 30% dei 190 shot ritoccati al computer (alcuni completamente in CG) è costituito da effetti di "correzione", per migliorare la realtà ripresa o cancellare degli errori: luci accese/spente, palpebre che sbattono quando dovrebbero stare ferme, ma anche rimuovere marchi, simboli, segnali stradali.

Skarr è una storia fantastica che si svolge in parte in un mondo parallelo dove però tutto è possibile. In qualche modo si deve "enfatizzare", anche visivamente parlando, il fatto che sia tutto possibile.

Coloro che hanno lavorato con voi avevano già esperienze professionali o comunque di discreto livello o erano esordienti assoluti?

La maggior parte degli attori viene da scuole di teatro, dizione, recitazione e comunque da esperienze precedenti. Due altri attori, il personaggio principale e il" villain" della situazione sono, invece, alla loro prima esperienza. Ma si sono comportati bene, direi... Ma forse non sta a me giudicare!

Rispetto alle vostre esperienze precedenti in cosa pensate di essere cresciuti, e in cosa pensate di aver ancora bisogno di crescere?

Se mi guardo indietro vedo un bel percorso. Se guardo avanti vedo un'autostrada, infinita. Credo di avere imparato tantissimo da questo progetto, che mi ha consentito di cambiare lavoro e di diventare il responsabile dell'area video della società per cui attualmente lavoro.

A parte le ovvie competenze tecniche che ho appreso (e non si finisce mai mai mai mai di imparare...) devo ammettere che, in qualità di produttore, ho imparato molto sui rapporti umani, sul coordinamento delle persone, la raccolta e la distribuzione delle risorse. Non è stato facile, devo ammetterlo, soprattutto per me che ho un caratteraccio... Ma, in questo, credo proprio di essere cambiato, maturato, se mi si passa il termine. E adesso ho molto più risoetto e considerazione per chi fa "il capo".

Quali prospettive avete per questo progetto?

Girare un lungo con 2500 euro ed arrivare alla fine per me è già una grande vittoria. Le proiezioni che abbiamo fatto hanno però mostrato una buona risposta di pubblico. Partecipiamo a qualche festival (i pochi che accettano lungometraggi in Italia)...

E poi sono in parola con un editore per la pubblicazione del DVD come allegato ad una rivista... Incrocio le dita!

In ogni caso io sono già felice così.

E per il futuro della vostra attività, invece, quali sono le vostre speranze e le vostre attese?

Beh, adesso un po' di promozione di questo progetto, nel frattempo continuo con la mia (adorata) attività di regista e produttore di video istituzionali e promozionali. Prima ero un programmatore di computer, sviluppavo software per il web, adesso mi occupo di videoediting, non avete idea di quanto mi piaccia...

E poi ho in mente già un soggetto per il prossimo film... E tutta la troupe mi chiama ogni giorno per chiedermi "quando ricominciamo?"