Durante la prossima Sticcon (Bellaria, 27-30 maggio p.v.) Denise Crosby, l'interprete di Tasha Yar, presenterà il film documentario Trekkies 2, con alcune scene girate anche in Italia in occasione delle Sticcon scorsa.

Dopo il bellissimo libro di Jeff Greenwald Future Perfect: How Star Trek Conquered Planet Earth (edito in Italia con il titolo Pianeta Star Trek), questa è la seconda volta in cui un'opera importante sul trekdom si interessa del fandom al di fuori degli Stati Uniti. Questo è, da un lato, un riconoscimento del respiro globale che ha assunto (da anni, per la verità) il fenomeno Star Trek, ma, dall'altro lato, rischia di essere una derisione globale degli estremismi del trekdom mondiale. Mentre il libro di Greenwald, autore che ho conosciuto di persona, si interessava poco dell'aspetto spettacolare e bizzarro per concentrarsi su aspetti più umani dei fan di tutto il mondo, se Trekkies 2 ricalcherà le orme di Trekkies dovrà per forza di cose mostrare qualcosa di bizzarro o quantomeno visivamente fuori dal normale. Ammetto che il formato e il medium scelti, il video su DVD, in un certo modo obbligano i produttori a mostrare qualcosa di "interessante" (che si trasforma immediatamente in "bizzarro", agli occhi del non trekker): 120 secondi di riprese di persone vestite normalmente che, durante una convention, chiacchierano tranquillamente su un divano sorseggiando una bevanda rischiano di annoiare velocemente l'acquirente di Trekkies 2, mentre la scena di un matrimonio in divisa della Flotta Stellare, un costume alieno molto elaborato sicuramente attirano di più. E' sempre la vecchia storia del padrone che morsica il cane: è vero che la maggioranza dei fan di Star Trek sono persone che non fanno notizia ("normale" mi sembra un aggettivo irrispettoso verso chi non rientra in questa categoria), ma anche coloro i quali fanno notizia e appariranno su Trekkies 2 sono persone come noi: non sono alienati, non sono monomaniaci, non sono psicolabili, sono semplicemente persone più estroverse, o meno pavide, che hanno avuto il coraggio (e ce ne vuole tanto!) di divertirsi realizzando qualcosa che attira l'attenzione e diverte sé e gli altri amici e forse è meno pericoloso che lanciarsi da un ponte attaccati ad un elastico! Complimenti, quindi, a questi fan, ma ricordate che anche loro gli altri 361 giorni dell'anno sono persone come tutti noi.

Arrivederci, quindi, alla Sticcon; quest'anno non avrò alcun impegno organizzativo, quindi sarò in giro per poter chiacchierare con gli amici: se qualcuno di voi ci sarà e vorrà anche fare un saluto, mi farà molto piacere.