Ho cominciato a scrivere sf da ragazzo, per gioco, e sono approdato alla pubblicazione negli anni immediatamente successivi all'università. Non ho fatto una gran carriera; del resto in Italia è così. Gli spazi sono talmente ristretti che pubblicare qualsiasi cosa è già un miracolo. A un certo punto, preso dallo scoramento, avevo anche deciso di smettere. Il racconto che mi ha tenuto in vita, letterariamente parlando, è stato proprio Arabesco. Devo all'accettazione improvvisa e del tutto inattesa di questo lavoro il fatto che, anni fa, io sia ritornato sulla mia decisione di smettere.
Viva la sf, dunque. Ma non si può vivere solo di sogni e speranze. E, nonostante negli ultimi anni io abbia trovato il modo di farmi conoscere più di prima attraverso le pagine di Nova, di Futuro Europa e altre testate, a un certo punto mi sono reso conto che si trattava, comunque, di una strada senza uscita. In Italia non puoi diventare uno scrittore professionista limitandoti alla sf. Così ho deciso di tentare un genere diverso anche se per molti versi simile, il romanzo di ambientazione storica. Mi è andata decisamente meglio: Le parole magiche di Kengi il Pensieroso ha venduto a tutt'oggi quasi 40.000 copie, tra Italia ed estero (Spagna). Quindi insisterò su questa strada (spero). Ma non ho smesso del tutto con la fantascienza. Ogni tanto, nei momenti di pausa tra un romanzo e l'altro, scrivo qualche racconto. Mi diverto ancora. E questo è importante!"
Altre opere in volume di Lanzotti sono:
Poesie, Rebellato Editore, 1978
Foto di palude urbana con ciminiere, (poesie), Seledizioni, 1981
Tela di ragno, (romanzo), Antonio Lalli Editore, 1981
Dalle viscere di cittafollia, (poesie), Antonio Lalli Editore, 1985
I tempi del domani, (romanzo), Perseo Libri, 1997
Per concludere, poche righe sul racconto di Lanzotti che propongo ai lettori: quell'Arabesco che l'autore stesso ha indicato come particolarmente rappresentativo nella sua storia personale.
Si tratta, come per tutti i titoli sf di Lanzotti, di una storia essenzialmente avventurosa, da questo punto di vista molto visionaria e ricca d'inventiva, ma che proprio dall'avventura trae spunti e temi per approfondimenti sulla realtà, la psicologia umana, il mistero. Il tutto reso in maniera dinamica tramite una prosa secca, dalle frasi brevi o brevissime; descrittiva eppure priva di fronzoli; che insomma va dritta al suo scopo. Arabesco apparve per la prima volta nel 1995 su Nova Sf (Perseo Libri) n. 26, e resta tra le opere più riuscite di questo scrittore.
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