- Non siamo stati noi - replicò Frank che aveva scavalcato un tavolo e si era avvicinato ad Art. - Abbiamo venduto Web Runner a uno stronzo...
- Avete fatto male. Ora siete le persone più ricercate del mondo e siete accusati di aver provocato la morte di centinaia di milioni di persone. Per trovare voi hanno sospeso la ricerca di terroristi internazionali del calibro di Makoto.
Guardai fuori dalla finestra, occhieggiando il vicolo deserto e sporco.
Mediterraneo, 12 dicembre 1998
Ci imbarcammo su un traghetto diretto a Bengasi, sperando di sfuggire agli sciacalli messici dietro dal SNMP. Art Decad recuperò certificati falsi della Croce Rossa che ci affibbiavano l'aura di santità di epidemiologi diretti in Africa. Ci trascinavamo dietro i portatili e qualche ricambio, pochi euro in contanti. Eravamo diretti all'Oasi di Cuffra, dove saremmo stati elettronicamente isolati. Avevamo distrutto le nostre smart card, abbandonato i nostri accessi sui web, chiusi i conti correnti e rastrellato tutti i contanti possibili. Ci eravamo cancellati dal mondo, sperando di eludere le rilevazioni antropometriche degli scanner che pennellavano le frontiere europee, i gate degli aeroporti, gli attracchi nei porti.
Era l'alba e l'Europa si allontanava lentamente. La prospettiva della costa si allargava progressivamente, concedendomi una visione ignota del porto e della città. Riconoscevo i tetti d'ardesia aggrovigliata, le ombre dei camini, le pendici scabre delle montagne addormentate nella foschia del primo mattino, ma mi era ignoto quel modo di guardare la città dal mare.
- Al levar del giorno, le vedette alle tre teste d'albero vennero puntualmente rinnovate. Le vedete, gridò Achab, dopo aver lasciato un po' di tempo alla luce per diffondersi. - Peter Mandala si era avvicinato nel silenzio del mare aperto. Frank ci stava raggiungendo, zoppicando sul legno del ponte di poppa.
- Allora? - chiesi loro attendendo la tristezza dei loro cuori. - E' tutto finito?
Frank si sedette per terra, appoggiando la schiena contro le sbarre azzurre della ringhiera. - No, il casino è appena iniziato - replicò scuotendo la testa. - Non avrò pace fino a quando non avrò steso quel maiale.
- Parli del direttore del cazzo? - chiesi pensando alla lunghezza del viaggio in mare, al silenzio del deserto.
- Ma che direttore del cazzo, quello, quando ha le mutande sporche, se le gira - ribatté Frank che non aveva perduto il sorriso. - Se fosse stato uno tosto, il programma non l'avrebbe comprato da noi.
- Tu che ne dici? - chiesi a Peter che stava masticando una foglia di hashish.
- Non saprei - Peter scrutava verso nord, il continente era diventato una nuvola grigia che riposava sull'orizzonte. - La CNN riporta trecento milioni di morti in Asia, Africa e America Latina. Quindi saranno almeno tre volte di più. In Europa c'è la legge marziale e gli agenti del SNMP non devono rispondere a nessuno del loro operato. Tutto perché un buzzurro di provincia si è messo nel commercio di concimi.
- Lo dobbiamo ammazzare - sancì Frank mentre studiava il tabacco che reggeva nel palmo della mano.
- Prima lo dobbiamo trovare - dissi mentre pensavo ai file mpg sulla pestilenza nel Maharashtra. - E' anche colpa nostra; siamo noi che gli abbiamo creduto. Siamo noi che abbiamo passato il browser a quello stronzo credendo alle sue balle. E, soprattutto, siamo gli unici che sanno la verità su questa storia.
- Tanto nessuno ci crederebbe. Un manager contro tre hacker sballati e senza un soldo.
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