- Devo pisciare - esalò con lentezza, stupito dall'ascoltare il suono delle sue stesse parole. Gli occhi fissi su un save screen vedevano ancora le onde molli di Estrella del Mar.
Peter, da buon padre di famiglia quale era, portò al mare le sue due figlie. Tentennò solo pochi minuti, assaporando il desiderio di vivere come Frank, indeciso se telefonare a una trentacinquenne scoppiata che si era dichiarata innamorata di lui. Prese con sé il portatile Olivetti che aveva dato più guai a noi che Saddam Hussein agli irakeni, deciso a metterlo a posto una volta per tutte. Come le volte precedenti non ci sarebbe riuscito, la trentacinquenne scoppiata avrebbe pianto al telefono che aveva il cancro e che nessuno voleva curarla, il padrone di casa avrebbe preteso il pagamento dell'affitto. Le truppe degli Stati Uniti entrarono a Lima alle sei del mattino, ma alle venti erano state costrette al ritiro, dimezzate dai gas nervini.
Io rimasi nel nostro appartamento all'ultimo piano, accompagnato dal ronzio instancabile del ventilatore. Acquistai la raccolta completa dei Velvet Underground e il resto degli euro li giocai in borsa. Comprai Cisco, Miscosoft, Intel, Creative, 3com, DEC e Vectra. Nel tempo che la maglietta di Frank si impregnava di umori e di ormoni avevo perso tutto. Persino i blue chips avevano dimezzato il loro valore. Le principali borse orientali erano state chiuse e l'indice Hang Seng di Hong Kong aveva perso 2.876 punti in poche ore, con un crollo del 27,6 %. Avevo venduto e comprato in attesa di un rialzo che non era avvenuto. Volevo guadagnare abbastanza da pagare una buona scuola a mio figlio, una sana istruzione in un college statunitense, ma ancora una volta avevo fallito. Mia moglie mi inviò una e-mail da Orlando con allegata una jpg di lei e il ragazzino a Disneyland. Era ancora bellissima e installai la foto come wallpaper, ma ogni volta che la vedevo spuntare da dietro le finestre del desktop soffrivo troppo. L'aviazione degli Stati Uniti bombardò i pochi superstiti della popolazione civile di Lima, e la CNN interrompeva la pubblicità per trasmettere i fotogrammi della città fantasma rinfrescata da una brezza di antrace. All tomorrow's parties...
Asia, 24 novembre 1998
Il volto di Izumi Mitsumori fu l'ultima immagine che vidi alla televisione. Spensi l'apparecchio e non lo riaccesi più. In Giappone divampava la peste e i morti accertati superavano i quattro milioni. A Seul e a Teheran, nonostante il cordone sanitario che cingeva l'arcipelago, si registravano centinaia di casi d'infezioni resistenti alla tetraciclina. In tutto il mondo divampavano epidemie provocate da batteri normalmente contenuti dagli antibiotici tradizionali. Le infezioni seguivano i flussi migratori che premevano alle frontiere aizzati dalla paura, decimando i profughi. Le medicine erano diventate inservibili e l'OMS stentava a distribuire antibiotici di nuova generazione capaci di combattere l'epidemia. Ogni giorno, su Internet, milioni di persone leggevano e scambiavano informazioni sulla improvvisa recrudescenza delle infezioni batteriche, fino al giorno in cui un biologo, Kim Kazuhiko, da un sito hacker di Tokushima, accusò alcuni pirati informatici di essersi introdotti nella banca dati dell'OMS e di aver trafugato informazioni segrete sugli antibiotici di nuova generazione. Secondo Kazuhiko qualcuno aveva utilizzato antibiotici di nuova generazione e aveva consentito ai batteri di selezionare ceppi altamente resistenti alle citosporine.
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