Ecco perché nei resti degli 'esplosi' non se n'è trovata traccia, arguì Moldèr. Si guardò intorno: notò visi dalle espressioni completamente frastornate. L'altro continuò nell'esposizione:
- Scorgo facce inebetite. Meglio, così non avrete la forza di fare domande da ebeti. Comunque si dà il caso che io, signori, abbia anche il Rimedio: economico, razionale ed ecologico. La Terra sarà salva! Basterà semplicemente... questo.
Dal pavimento don Tanino sollevò uno scatolone, lo aprì nella fremente curiosità dei presenti e ne estrasse un oggetto inequivocabile, che scaraventò rumorosamente sul tavolo:
- Al mio paesello lo chiamano ancora 'u zipeppe. Sì, il pitale. O pissi-pissi. Logico, neh? Finché sederete qui ogni mattina, nessun Elicoide potrà più, ehm... far nulla. E se lo farete nei campi sarà anche meglio! Nelle zone più arretrate del mondo non si è ancora infettato nessuno, no? Be', io aggio finito.
Seguì un silenzio glaciale. Dopo vari secondi di ambiguo silenzio (stupore? gioia? eccetera), solo il signor Sindaco azzardò una domanda, apparentemente incongrua:
- Signor Moldèr, noto sulla sua scrivania il frontespizio del dossier riguardante il caso in questione, e leggo: 'Invasione C.-R.' Può svelarci anche quest'ultimo segreto?
Il silenzio, già tangibile, crebbe ancora. Adesso il pianeta intero avrebbe saputo proprio tutto di questa storia, e del loro incondizionato impegno. Moldèr s'impettì:
- Semplice, signore: significa 'Invasione Cosmico-Rettale'.
E così dopo il D Day, dopo gli Happy Days, fu l'avvento degli Orinaletto Days.
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