Al momento attuale l'erezione di Andrea ha raggiunto il suo massimo storico. Per dimensioni, può competere con la Grande Muraglia e forse è persino visibile dallo spazio.

Alma finisce di recuperare tutta la vodka dalla propria mano (accidenti, quello che c'è scritto sul profilo va preso alla lettera: Alma impazzisce per la vodka!) ed ecco che già non sorride più, ora la sua bocca è decisa, severa, persino cattiva. Accosta il bicchiere alle labbra, china indietro il capo scoprendo il collo e beve ininterrottamente. Nel suo caso, la vodka è una medicina deliziosa. Andrea guarda ipnotizzato il collo: i tenui movimenti prodotti dalla vodka che scende, il candore e le linee perfette gli fanno desiderare di poggiarvi sopra le labbra, di baciarlo, leccarlo, succhiarlo...

Quindici minuti e trentotto secondi dopo, Andrea è barricato in un gabinetto di pseudo avorio, il cervello ridotto a una pesantissima sfera che ruota all'interno della scatola cranica, un sorriso beatamente idiota stampato in faccia, i pantaloni abbassati, Alma (con molta grazia) chinata su di lui.

La mente di Andrea è già rivolta all'indomani, quando consulterà il profilo di Alma. Posizione numero novantasette: andrea.rossi.chan.tze@telecom! Solo vedendolo scritto su alma.de.magistris@comptel Andrea avrà la garanzia che ciò che sta accadendo è REALE. Inoltre, ci pensate?, Andrea può finalmente compilare l'area sentimentale del profilo: due link (Kristine e Alma) sono sufficienti per far sembrare il sito quello di una persona quasi normale...

E per finire, un grazie di cuore a tutti, davvero! Microsoft, Affinity, Prophilia...

Andrea Rossi-Chan-Tze è diventato un omino i cui arti sono molle e la cui testa è un'incudine di dieci tonnellate. Fuori c'è il solito caldo ottobrino. Tutt'intorno, isolati cilindri di compo-mini ormai dismessi, monumenti megalitici dell'era postindustriale. Dopo aver cercato di montare in sella a uno degli struzzi OGiMmy della Nettezza Urbana, Andrea barcolla nel parcheggio all'aperto verso la Fiat Vipera Elettrica del '47. Producendo inedite torsioni del polso, fruga con la mano sinistra in ciascuna delle quattordici tasche che lui stesso ha modellato sulla camicia (è fibra di poliuretano elastomerico), in cerca della carta. La quale, ovviamente, è già nella mano destra. Ci sono tre posti per auto a idrogeno nel parcheggio: il primo è vuoto, nel secondo ci sono alcuni info-squatters abusivamente collegati al convertitore e nel terzo c'è la Fiat Vipera Elettrica del '49. O è del '48? Di che anno è?

Mentre inserisce la carta di sicurezza nell'apposito lettore, si rivolge agli info-squatters con un inusuale saluto tipo ehilà-cari-vecchi-amici. Il lettore restituisce la tessera, il tubo si stacca dal codino della Vipera, rientra nella palina e l'auto si apre.

La Telecom la ringrazia per aver usufruito dei suoi servizi di ricarica vetture, è una gentile voce di donna proveniente dalla palina, La informiamo che le rimangono cinquantanove minuti e ventitré secondi equivalenti a bla bla bla dolleuro o a bla bla bla minuti in rete o bla bla bla... Ti ringrazio, b-b-baby!, dice Andrea mentre sale in macchina, imitando una celebre cabaret-IA di rete. Ne copia il movimento del capo, ma poi si ritrova con la fronte sul sedile del passeggero. Si rialza, inserisce il Nokiarola nell'apposita fessura sul cruscotto e digita tre volte la password errata. Mentre attende, controlla l'ora sul cellcom: sono le tre o le otto? A connessione completata, il cellcom comunica alla macchina di avviare il pilota automatico, visti i risultati negativi del velocissimo test vocale, psicologico (cinque domande su questioni-chiave del profilo, tipo: Ti piacciono le feste?) e fisico (un videogioco con le automobiline) a cui ha sottoposto Andrea. Quindi, il cellcom gli mostra sedici percorsi, dal più veloce al più lento, stabilita un'ipotetica velocità media e consultata la programmazione semafori sul sito del Comune. Andrea sceglie il terzo, l'indice si posa sul tasto 2. Il cellcom lo avverte che lungo il percorso ci sono tre ragazze di quindici, sedici e sedici anni che hanno perso l'ultimo metrò. Hanno lanciato in rete una richiesta (o una supplica?) da Corso Duca degli Abruzzi. Sono disperate, aspettano lì. Media dei voti di chi le ha già accompagnate: sette stelline e mezzo. Vuoi consultare i loro profili? No, non c'è bisogno. Andrea è felice. Alma. Il progetto editoriale. La sua vita che potrebbe cambiare. Il corpo di Andrea, per quanto piuttosto esteso, non è in grado di contenere questa vibrante euforia. Necessita di espandersi. E' una gioia così vasta che una sola persona non è sufficiente. Per questo decide di dare un passaggio alle tre sfortunate ragazzine. Preme OK sul tastierino del cellcom. La Fiat Vipera Elettrica del '46 si accende nello stesso momento in cui Andrea crolla addormentato sul sedile.

* * *

Le cose sarebbero andate così.

Andrea guarderà dritto davanti a sé, oltre il parabrezza, il muro di cemento.

Si aggrapperà al volante e penserà, Alma!

Batterà la testa una, due, tre volte contro il volante e penserà, Il mio progetto editoriale!

...Nokiarola!, dirà. Poi aprirà la portiera e inizierà a vomitare.