Una nuova pubblicazione dedicata al fantastico è certamente un avvenimento, in tempi come i nostri. Dunque, dopo circa un anno di gestazione e ultimi mesi di frenetico lavoro esce Alia, C.S. Coop. Studi Libreria Editrice, Torino. Un volume di ben 396 pagine diviso in sezioni di racconti italiani, giapponesi, anglosassoni. Ma non sto a diffondermi in dettagli: di seguito riporto integralmente l'indice del volume e la relativa Introduzione di Silvia Treves. Scopo di questo mio preambolo, è semplicemente evidenziare un paio di punti. Primo, Alia non è una concorrente di Robot. Quest'ultima infatti è una "rivista di fantascienza", con saggistica, racconti, illustrazioni, rubriche, posta. Alia è un volume antologico aperiodico (o meglio dovrebbe uscirne uno all'anno... o ogni sei mesi? Si vedrà) con racconti, e introduzioni alle varie sezioni. Ma soprattutto, non è dedicata alla fantascienza. O almeno non solo a questa. E' una rivista (lo anticipavo) di "narrativa fantastica", espressione che include, a ben pensarci, più cose di quante ve ne siano in cielo e in terra. E non è che si ricordino molte iniziative analoghe, in Italia. Ovviamente anche le scelte dei titoli non sono unicamente per riempire un volume: noterete la cura e la particolarità (se non preziosità) di certe opere presentate.
D'altro canto dietro questa iniziativa troviamo personaggi non sconosciuti a Delos: anzitutto Silvia Treves e Massimo Citi. Cioè i due vincitori, rispettivamente, della prima e seconda edizione del Premio Omelas (il fatto che siano anche moglie e marito è solo un dettaglio... per quanto insolito! Ad ogni modo quei loro racconti premiati sono su Delos n. 79, di aprile 2003). Silvia e Massimo, ovviamente coadiuvati da uno staff numeroso, di prim'ordine, battagliero - tra cui spiccano Melania Gatto, Consolata Lanza, Massimo Nebiolo e Roberto Bodrone (illustratori delle copertine) e un'altra trentina di persone di cui (confesso) mi sfuggono i nomi - portano avanti da anni, a Torino, un coraggioso discorso culturale alternativo a largo raggio, che si esplica in varie forme. Anzitutto attraverso la libreria C.S., di via Ormea 69. Poi con la presenza di un ricco sito web costantemente aggiornato, che invito a visitare ( www.arpnet.it/cs, e che si sta trasferendo nel nuovo www.librinuovi.info); inoltre con la pubblicazione di LN LibriNuovi, rivista trimestrale di attualità librarie, recensioni (adeguato spazio ha la fantascienza), opinioni eccetera, giunta al n. 27 (mediamente circa 200 pagine; 7 euro); poi ancora (non finisce qui) c'è la compilazione di un'antologia annuale di racconti non necessariamente collegati al fantastico, Fata Morgana (l'ultimo numero, il 6, consta di 332 pagine e contiene 15 storie; euro 12,50. Il livello medio del materiale è sempre elevato). Si aggiunge ancora l'organizzazione di convegni, tra i quali rammento Le fantasie della scienza. La comunicazione scientifica ha bisogno di narrazioni? tenuto nel giugno 2001, cui ebbi modo di partecipare e che mi diede l'occasione per conoscere Silvia, Massimo e altra varia bella gente; e Il libro nascosto. Tra autore e lettore i percorsi sommersi del libro (giugno 2002); gli atti dei convegni sono regolarmente stampati in fascicoli. C'è sicuramente dell'altro ma mi fermo qui, sperando di aver dato un'idea del fervore, dell'impegno profuso e dell'interesse suscitato da questo insieme di iniziative, realizzato da persone che mi sono apparse subito limpide, e appassionate del loro lavoro... E cedo senz'altro tramite la parola alla neonata Alia: l'arcipelago del fantastico. [Vittorio Catani]
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