
Per lo scontro finale tra Ripley e la Regina fu necessario un accurato storyboard disegnato che delineasse scene per scena quello che si doveva vedere sullo schermo. Il tutto fu realizzato alternando riprese di Ripley effettuate dal vero in studio con altre che utilizzavano modellini delle due combattenti filmate su un set in miniatura. Il montaggio dell'intera sequenza finita è da manuale e la lotta finale senza esclusione di colpi scorre sotto gli occhi dello spettatore senza apparente soluzione di continuità. Il montaggio di tutto il girato iniziò nel gennaio 1986, curato da un esperto nel settore come l'inglese Ray Lovejoy che già aveva curato per Kubrick il montaggio di film come 2001 odissea nello spazio e Shining. JC consegnò alla Fox un film che fu ritenuto troppo lungo, per cui gli furono chiesti altri tagli. Alla fine il montaggio che uscì nelle sale durava 137 minuti. Con grande disappunto di S. Weaver furono eliminate intere sequenze, tra cui alcune anche piuttosto articolate e importanti che la riguardavano, fortunatamente poi recuperate nella Special edition (che dura 154 minuti). Questa versione reinserisce anche la scena della scoperta della nave aliena da parte della famiglia di Newt: il padre e la madre escono in esplorazione e riportano al campo base un altro facehugger come quello dal quale iniziavano tutti i guai nel primo film, stavolta attaccatosi al volto del padre della bambina. In realtà anche il montaggio poi approvato di due ore e 17 minuti era ritenuto troppo lungo, ma Cameron a quel punto puntò i piedi e si rifiutò categoricamente di apportare altri tagli perché questo avrebbe compromesso in modo irreparabile la struttura del film. La Fox alla fine accettò tale lunghezza e ne approvò la distribuzione facendo però impegnare il regista a lavorare per loro per i prossimi due film (che sarebbero stati Abyss e True lies.)
Rispetto al primo film JC cerca di mantenere qualcuno degli aspetti di suspense che avevano contraddistinto l'Alien di Ridley Scott ma è evidente che è ben consapevole di non poter competere sullo stesso territorio.
Trasforma quindi la storia di horror gotico-spaziale dell'originale in un convulso film di orrore e di guerra, moltiplicando i mostri e travolgendo gli spettatori con un incessante e ritmatissimo gioco al massacro che non lascia quasi neanche il tempo di respirare.
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