Un aspetto che ci ha fatto discutere ha riguardato l'opportunità di inserire più film facenti parte dello stesso "ciclo", almeno quando i seguiti non sono inferiori al capostipite, come avviene per la serie di Quatermass o per La vendetta del mostro. Per coerenza con il nostro lavoro precedente abbiamo deciso per il no, risolvendo la questione con un piccolo artificio: una scheda più breve in appendice a quella principale.

Una particolare attenzione è stata riservata al film italiano. Se nel volume precedente (Da 2001 al 2001) i film italiani erano appena 2 su 70 (e quasi inseriti a forza), in questo sono ben 6 su 60, cioè un buon 10%. Questo perché negli anni Cinquanta e (primi) Sessanta la nostra cinematografia di genere era in effetti competitiva con quella straniera e, grazie alla bravura di artigiani geniali come Margheriti e Bava, riusciva a supplire con l'inventiva a budget ridotti.

A titolo di curiosità segnaliamo i titoli che ci hanno fatto più discutere, quelli che avremmo potuto inserire se la nostra lista fosse stata più ampia: Orizzonte perduto, La donna e il mostro, Il mostruoso uomo delle nevi, SOS i mostri uccidono ancora, La morte dall'occhio di cristallo, Daleks il futuro tra un milione di anni, Caltiki il mostro immortale, L'invasione dei mostri verdi, I sette navigatori dello spazio, Il vampiro del Pianeta Rosso (al quale abbiamo preferito, sempre di Corman, L'uomo dagli occhi a raggi X) e qualche altro.

Ancora due osservazioni. Questa lista contiene un film francamente brutto quale I 27 giorni del pianeta Sigma, inserito un po' per motivi nostalgici e un po' perché veramente indicativo di come si possa sprecare un'idea di fondo tutto sommato non malvagia, e di come l'ideologia reazionaria condizionasse pesantemente la cinematografia popolare, come dimostrano anche molti western e film di guerra dello stesso periodo. Secondo: in questa scelta è presente anche un film mai uscito nelle sale cinematografiche italiane (criterio di partenza del nostro lavoro: solo in rarissime occasioni abbiamo citato seguiti usciti solo in cassetta o passati in TV), e cioè Plan 9 From Outer Space. Questo perché la pellicola, da qualcuno considerata "il più brutto film mai prodotto" (ma non è vero: c'è di peggio, e non solo nella fantascienza) nel corso degli anni è diventata veramente di culto pur essendo circolata solo su videocassetta, situazione che si è rafforzata dopo l'uscita del film biografico (e splendido film) di Tim Burton dedicato al suo regista, Ed Wood. E se è diventata di culto, è perché si lascia ancora guardare con simpatia, grazie al suo misto di pretenziosità e di candida ingenuità: cosa che non si può certo dire di molti film più celebrati.