Dopo la nostra descrizione si potrebbe essere indotti a pensare che il romanzo sia quanto di più disimpegnato possa essere scritto, ma è soltanto apparenza. In realtà il lettore attento non può non rendersi conto che questi quattro sentieri biforcati in senso borgesiano, questi quattro specchi deformanti del mondo di oggi, con i loro diversi sviluppi non fanno altro che mettere in crisi l'idea che lo sviluppo della storia del nostro mondo fosse "necessario". E questo è particolarmente importante nel mondo di oggi in cui cerchiamo di evitare, malgrado qualcuno remi contro, uno scontro tra culture. Gli altroquando di Costantini, presentandoci noi stessi come saremmo potuti essere in situazioni culturali differenti, descritte con straordinaria accuratezza, ci aiutano a relativizzare le nostre posizioni, spingendoci a cercare di capire meglio chi ci sta di fronte.
Però è da mettere bene in chiaro che il romanzo non è un romanzo "impegnato" nel senso deteriore del termine. Se il lettore vuole soltanto del divertimento disimpegnato questo è ciò che otterrà. Se invece riuscirà a staccarsi per un momento dal fascino dell'affabulazione, avrà anche di che pensare.
Ma vediamo l'assunto che lega questi quattro episodi. L'ipotesi di partenza è che esistano dei mondi paralleli, derivati per biforcazione dal nostro mondo. La biforcazione è un evento molto raro e quindi, al contrario del concetto classico di mondi paralleli dove viene ipotizzata la loro infinitezza, qui non soltanto abbiamo un numero finito, ma anche abbastanza ristretto. Oltretutto, il primo distacco, secondo gli studiosi, dovrebbe essere avvenuto in epoca relativamente recente e infatti in tutti e quattro i mondi presentati si ha l'esistenza del cristianesimo e quindi si ipotizza che l'incarnazione di Cristo sia avvenuta un'unica volta.. Non è possibile passare da un mondo all'altro, nessun oggetto fisico è in grado di farlo, soltanto le onde elettromagnetiche sono in grado di attraversare le barriere. Ecco però che vi sono punti di contatto, sogni, in qualche caso quasi degli eventi di possessione che vengono scambiati per attacchi di schizofrenia. E questa presa di coscienza dell'esistenza dei mondi gemelli, il bisogno del comunicare sono gli elementi che legano le quattro parti. Una presa di coscienza e un tentativo di comunicazione a volte innocenti, ma a volte come è naturale che sia, visto che si tratta di biforcazioni di questo, e l'animo umano è unico per tutti i mondi, per finalità politiche o militari.
Nel primo episodio, Michele Franji assistiamo alle peripezie di un intellettuale cristiano di origine siriana, al servizio del Califfo di Francia (Carlo Martello è stato sconfitto a Poitiers), in fuga da una Parigi assediata dalle truppe di un usurpatore.
Nel secondo episodio, Missione, accompagnamo Padre Raffaele nel viaggio che intraprende alla ricerca di quelli che vengono erroneamente ritenuti dei selvaggi. Il viaggio costringerà il protagonista a ricredersi riguardo alla propria concezione del mondo.
Nel terzo episodio, La macchina dei Mondi, seguiamo la protagonista, Vincenza Galilei, discendente di Galileo Galilei - cittadina di una Venezia che dopo aver sconfitto i francesi ad Agnadello nel 1509 domina gran parte della penisola e dell'Europa - nel suo viaggio prima in Russia, poi in America sulle tracce della macchina per aprire la comunicazione tra i mondi gemelli.
Nel quarto episodio: La regina del Nord, veniamo calati nelle avventure di Mauro Ariel ufficiale dei servizi segreti dell'impero romano, un impero di religione ebraica, alla ricerca di un nuovo, sconosciuto, potentissimo nemico.
Il lettore dovrà fare molta attenzione perché, tra le altre cose, Costantini si è divertito a nascondere e trasfigurare nella narrazione nomi di personaggi storici, di località e citazioni provenienti da ogni dove in una specie di Nel nome della Rosa degli universi paralleli.
In conclusione, ci troviamo di fronte a uno dei romanzi italiani di fantascienza più piacevoli e coinvolgenti degli ultimi anni e, pensiamo di poterlo affermare con sicurezza, uno dei cinque migliori Premi Urania mai assegnati. Come prima prova di Alberto Costantini nel campo del fantastico è perfettamente riuscita ed è il caso di dire che siamo di fronte a un autore che varrà la pena di tenere d'occhio.
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