E scegliendo la verità, Neo sceglie perciò di continuare a combattere contro il sistema, nonostante vari motivi del film ( l'agente Smith che continua a riprodursi; la profezia dell'eletto che si rivela null'altro che un ennesimo meccanismo di controllo) ci diano conferma dell'adagio anarchico di Stirner, presente nell'opera intitolata l'Unico e la sua proprietà, che, parafrasato, recita: "alla lunga, a combattere il sistema si diventa parte integrante di esso!"

Neo si conferma purtroppo l'esatto contrario del superuomo nietzscheano, infatti, posto dinanzi ad un test filosofico definitivo da parte dell'Architetto/Demiurgo, sceglie la verità e la distruzione totale, piuttosto che il protrarsi identico ed eterno della vita di pochi, poiché siccome la matrice può essere appunto "ricaricata" (reloaded), il filmato degli eventi potrebbe essere riavvolto (per la sesta volta) dall'inizio e rigenerare il suo eterno ciclo di lotta tra le macchine e i pochi superstiti della razza umana.

Insomma, Neo, viene posto di fronte a quel test esistenziale che, esposto nell'aforisma n° 341 della Gaia Scienza intitolato Il peso più grande, teorizza per la prima volta una delle più misteriose e dibattute teorie di Friedrich Nietzsche: l'Eterno Ritorno dell'uguale.

Se, un demone ( nel nostro caso L'Architetto che sembra il San Pietro della pubblicità del caffè) ti dicesse che tutto quello che hai fatto e farai nel corso della tua vita dovrai ripeterlo per l'eternità, esatto al millimetro, come reagiresti?

Come lo gnostico Neo, che, pur di non dover sopportare la possibilità di essere ingannato da una realtà finta ed eternamente ripetuta, accetta lo sterminio bellico dell'umanità, oppure come il superuomo nietzscheano, che, forse, si balocca in un mondo di finzione (la vita), di cui però ha scoperto i meccanismi di potere e controllo? La questione, anche sulle decisioni future del nostro eroe, rimane aperta: non ci resta che attendere il terzo capitolo della serie.