
Anche nella fantascienza delle donne, peraltro, la sfida si ripropone; se in utopie protofemministe come Mizora di Mary Bradley Lane (1895) e in misura minore in Herland di Charlotte Perkins Gilman (1915), il mondo separato delle donne-puro, biondo e atletico-era anche una immagine di un mondo razzialmente segregato, le contraddizioni del separatismo (della società che discrimina su base biologica) tornano in opere controverse come The Wanderground di Sally Miller Gearhart (1979) e The Two of Them di Joanna Russ (1978), a cui risponde un racconto di James Tiptree, Houston, Houston, ci sentite? (Houston, Houston, Do You Read?, 1976), per cui un simile mondo, che può solo scegliere l'eliminazione dei maschi, viene presentato come una grande, tragica, sconfitta.
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