4 aprile

Oggi c'è lezione di simulazione. Non che io ne vada matta, ma è sempre meglio di tante altre pizze che ci propinano. In pratica la prof si mette alla tastiera e ci chiede a turno i fenotipi che preferiamo inserire nel bio-progetto del giorno. Allora ognuno di noi dice le fregnate che gli passano per la testa. E lei a digitare come una matta dentro quel terminale. La cosa più bella è quando abbiamo finito di elencare i fenotipi e passiamo alla psiche. In quel momento saltano fuori le cose più strambe, anche perché qualcuno fa lo scemo e spara i comportamenti più sballati. Quando la prof ha finito di impostare tutto, fa girare il MODULASE e quel drago pesca dalla banca dati della scuola tutti i genotipi che corrispondono ai nostri esercizi. Poi vengono costruite le sequenze, viene modellato l'assetto genico, e alla fine esce la macedonia di DNA definitiva. Esercizi barbosi, insomma, roba che ormai annoia solamente. Poi la prof ci elenca tutte le sequenze più importanti e noi dobbiamo distinguere i geni dagli introni, elencare i principali promoter, trovare le più importanti sequenze non senso e così via. Alla fine dell'anno, la prof sceglie la simulazione più carina che è saltata fuori e, spaciugando con le basi azotate e i ponti idrogeno della malora, ci cucina un bell'embrione. Una celluletta viva, insomma, che per sicurezza mettiamo nella cella criogenica. Così farà un bel riposino e se ne starà buona buona.

Dicono comunque che ogni tanto qualcuno frega qualche costrutto embrionale e lo fa sparire. Magari se lo porta in qualche incubatrice sociale e si alleva il moccioso che è venuto fuori. Chissà se à vero. Io non ci credo molto. Mia madre dice che è per colpa di quei cretini se ci troviamo con tanti tipi strambi in giro, così poco gaussiani e con in testa chissà che idee.

Per fortuna che è raro vedere dei diversi, dei non-gauss insomma. Fanno pena quegli esseri. Ragionano in modo strano e per fortuna che quelli della sicurezza si prendono cura di loro. Li trattano selettivamente oppure, nei casi più gravi, li terminano. Io sono molto contenta di essere una ragazzina gaussiana, mi piace pensare di fare parte di una bella distribuzione statistica come si deve (definita da media e deviazione standard), e che i miei fenotipi possano ricondursi a una conformazione normale - scusate il gioco di parole - sotto tutti i punti di vista. La mia prof dice che sono molto sensibile e che ragiono come una persona grande, diciamo una ragazza di diciotto o vent'anni di terzo livello. E' molto umana, la mia prof, nel vero senso della parola, e si comporta bene con quelli come noi.

Papi invece dice che sono birichina e che se mi becca a fare qualcosa di storto, mi fa inibire qualche sequenza dal "Servizio di controllo Normalità". Lui considera come qualcosa di storto anche non prendere i socio-ormoni, per esempio. Ha sempre paura che io combini robe strambe con i maschietti, insomma. Papi non è scemo e si aspetta che fra poco anch'io cerchi di accoppiarmi come tutte le altre ragazzine. Mami a volte e dalla mia parte e gli dice di stare zitto, perché i maschi non si meritano tante precauzioni. Anche a lei ogni tanto scappano discorsi contro gli inibitori sociali, ma poi lascia stare, forse per la paura di essere scambiata per un'estremista.

Io odio gli estremisti e li ammazzerei tutti.

Per fortuna che forse qualcuno lo fa.

Ogni tanto, voglio dire.

Non voglio che Giusi diventi estremista.

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20 aprile

Che palle quando hai un compagno di banco non-gaussiano. Il mondo sembra andare tutto storto e hai l'impressione che tutte le sfighe ricadano su di te. Sembra che siano violate le leggi della genetica di popolazione, insomma. Del resto la teoria del contagio psicosomatico non è un'opinione. La prof, appena s'è accorta che nella nostra classe si annidava un non-gaussiano, ha preso la decisione di parlarne al consiglio di classe. Che palle devono essere quelle riunioni! Per fortuna noi studenti non possiamo partecipare. Possono farne parte solo i prof, quattro rappresentanti dei genitori, il preside, i delegati dei servizi sociali della sicurezza e anche qualcuno dell'opposizione - gli estremisti insomma. Tornando al nostro non-gaussiano, il risultato è stato che il consiglio ha deciso di rieducare geneticamente quel diverso, nonostante gli estremisti si fossero opposti. Io penso che se tutti fossimo omogenei e stessimo sotto la meravigliosa campana universale della curva gaussiana, non ci sarebbe bisogno di questi rimedi drastici. Invece no, ecco che nasce qualcuno che ha la pretesa di essere diverso dagli altri.

Comunque, facendola breve, quel non-gaussiano è stato trasferito nel reparto trattamenti, per la riabilitazione. E' stato anche fortunato, perchè di questi tempi quegli esseri antistatistici non vengono neuro-inibiti come si faceva una volta. I medici, tanto per concludere, hanno localizzato le sequenze che lo rendevano così diverso e l'hanno trattato. Gli hanno inserito sequenze che impediscono ai geni devianti di esprimersi. Inibitori genetici, che si trasmetteranno ai discendenti. Così i suoi figli avranno un genotipo come si deve e non gli verranno troppi fronzoli per la testa. Vorrei aver visto la sua faccia al momento del trattamento, quando gli infermieri hanno iniziato la cura. Naturalmente c'è stato qualcuno che ha protestato - non si sa più dove andremo a finire - ma per fortuna tutto è tornato normale (scusate sempre il gioco di parole). Quel tipo comunque, da quel giorno non l'ho più visto.

Sono molto felice quando la vita è così gaussiana e corrisponde in pieno ai modelli che i nostri prof ci insegnano. In questo periodo sento che sto diventando femmina a tutti gli effetti e ho tante cose per la testa. Anche papi l'ha capito e mi ha fatto prescrivere tutti quegli inibitori sociali. Lui dice che in questo modo eviterò di fare quelle porcate coi maschietti e potrò arrivare alla fase riproduttiva con un buon equilibrio psico-fisico. E quando mi preleveranno l'ovulo per la fecondazione non avrò troppi fronzoli per la testa.

La mamma nutre comunque qualche dubbio, anche se poi non ha molte soluzioni alternative.

Vedremo.

Io non so cosa dirvi.

A volte vorrei parlarne con Giusi.

25 aprile

Palle sbriciolate. Odio da matti le lezioni di biologia della competizione. Solamente il nome, poi. Come ho già detto io mi sento più un'artista. Quando il prof ci spara la tiritera e mostra lo sviluppo delle equazioni Votka-Volterra (che nomi del cazzo, fra l'altro) applicate a popolazioni umane, vorrei diventare invisibile e andarmene in giro con un maschietto grande. Il prof ci ha ripetuto tutta mattina che siamo in progradazione.

- Siamo in cosa? - è saltato su quella pazza della Sally.

- In crescita demografica. - ha risposto il prof.

Non so perché si usino certi nomi per dire che il nostro paese ha sempre più persone. Il problema non è che si scodellano molti bambini. Il fatto è che si vive un bel po' e alla fine ci si trova con le città sempre più affollate. E quando siamo in troppi, dice il prof, bisogna darsi una regolata, altrimenti non si sa più come fare per dar da mangiare a tutti. Qualcuno sostiene che bisognerebbe fare più guerre. Ma quella è un'altra storia. Insomma, tornando a noi, il prof ha simulato il livello della nostra popolazione e a un certo punto ci ha detto che fra un po' arriverà un bel controllo sociale.