Il tuo libro ha alcune illustrazioni anche all'interno, che ritraggono alcune scene della narrazione. Come mai questa scelta di affiancare i disegni al romanzo?
Vedi, ClipArt è dedicato soprattutto al pubblico che ama i film e i telefilm di fantascienza, i fumetti americani e i manga, e volevo essere certa che la copertina parlasse chiaro. Da qui la scelta di far realizzare un'immagine di taglio chiaramente fumettistico, per supportare l'idea di un romanzo piacevole, veloce e di intrattenimento, da leggere tutto d'un fiato.
Ho penato molto per trovare un disegnatore disposto a realizzare la copertina di ClipArt: i primi due, contattati tramite internet e conoscenze comuni, hanno inizialmente accettato per poi sparire, evidentemente poco convinti. Quando ormai ero sul punto di gettare la spugna rassegnandomi a una copertina canonica, sono capitata alla Comiconvention 2002 di Milano, dove per caso ho conosciuto Federico Casali, un giovane illustratore indipendente. I suoi disegni mi sono piaciuti così tanto che ho deciso di commissionargli ben quattro tavole a china, da utilizzare come intercalari nella storia, riservandomi di scegliere all'ultimo momento quella più adatta a diventare la copertina del romanzo. Federico non solo ha avuto la pazienza di leggersi il romanzo, ma ha saputo ideare delle tavole che catturano alla perfezione lo spirito dei personaggi e della storia. E la copertina a colori è semplicemente fantastica. Ma Federico non ama farsi pubblicità, quindi io non vi ho detto proprio niente...
Sei, come me, un consulente che lavora nel mondo dell'IT e, presumo, come me, vedrai molte situazioni... "strane". C'è qualche situazione o qualche persona che hai incontrato nel tuo lavoro che è stata presa come ispirazione per Clipart o per qualcuno dei tuoi lavori?
Beh, come accennavo durante la presentazione del libro alla DeepCon, ClipArt ha visto la luce durante il lungo inverno belga del 1998, quando ancora facevo il dottorato di ricerca. Per questo motivo in esso c'è ben poco della mia vita di consulente IT, anche se in RUE si può già intravedere la mia passione per i computer e per il web come mezzo per coltivare la conoscenza e le amicizie a distanza.
Una curiosità però te la posso raccontare: quando ho creato il personaggio di David Xander, il finanziere bello, ricco e famoso di ClipArt, ho fatto uno di quei lavori di "fusione degli opposti" che hai già avuto modo di notare in nomi come MicroSun, il colosso informatico madre di tutti gli inganni. Dal punto di vista dell'aspetto fisico e dello charme personale, infatti, Xander assomiglia molto a Steve Jobs, il carismatico presidente della Apple, mentre per il modo spregiudicato di condurre gli affari e di ingraziarsi l'opinione pubblica ricorda... beh, ti lascio immaginare di chi stiamo parlando!
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