Sherlock Holmes sull'Enterprise
Sebbene il vulcaniano Spock abbia parecchio in comune con il detective inglese (basti pensare alla sua fredda logica, alla sua acuta deduzione, al suo modo di osservare le cose, tutti tratti analoghi al personaggio di Sherlock Holmes), in Star Trek, il serial di fantascienza più noto al mondo con centinaia di migliaia di seguaci, dobbiamo attendere gli episodi di Star Trek: The Next Generation per incrociare il buon detective. Qui è l'androide Data a impersonare Sherlock Holmes, grazie all'Holodeck, ovvero l'area di ricreazione che si trova sull'Enterprise, l'astronave capitanata in questo seguito da Jean Luc Picard. Un potente software permette di ricreare ambientazioni olografiche e il ponte diviene momento di svago per l'equipaggio. The Next Generation, rispetto alla prima serie girata sulfinire degli Anni Sessanta, è un prodotto televisivo ricco di effetti speciali (siamo nel 1987) e il suo successo si protrae per sette anni e oltre 170 episodi. Gli episodi in cui si può ritrovare Sherlock Holmes, sebbene in un'ambientazione puramente olografica, sono: Elementare, caro Data (terzo episodio della seconda stagione) e La nave in bottiglia (dodicesimo episodio della sesta stagione).
In Elementare, caro Data (Elementary, dear Data, 1988, scritto da Brian Alan Lane e diretto da Rob Bowman) La Forge e Data programmano una simulazione nell'holodeck impersonando rispettivamente Watson e Sherlock Holmes. Al primo caso, però, Data/Holmes dà sfoggio delle sue incredibili capacità di deduzione unite alla sua infallibile memoria positronica e in pochi minuti fornisce la soluzione. La Forge interrompe la simulazione, dal momento che il divertimento consiste proprio nel cercare la soluzione, non nel trovarla. La dottoressa Pulaski afferma che Data è incapace di fare a meno delle sue capacità e lo sfida a provare il contrario. I guai cominciano quando la dottoressa, anch'essa entrata
nella simulazione, viene rapita da Moriarty.
Dopo la trasmissione, la Paramount ha ricevuto una comunicazione che gli eredi di Arthur Conan Doyle detenevano ancora una parte dei diritti su Sherlock Holmes e per un successivo utilizzo del
personaggio viene richiesto il pagamento dei diritti.
In La nave in bottiglia (Ship in a bottle, 1993, regia di Alexander Singer) Data e Geordi si stanno svagando nell'holodeck con il loro programma preferito, Sherlock Holmes. Qualcosa però sembra non andare per il verso giusto: il programma non funziona come dovrebbe. Barclay viene quindi incaricato di cercare la causa delle imprecisioni di tutti i programmi basati sull'opera di Arthur Conan Doyle e, per caso, scopre che una delle vecchie simulazioni è stata salvata e protetta, ed è quella simulazione che sembra avere qualcosa che non va.
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