- Ehm... non sarà così semplice, signore. - tossicchiò il nominato metaresponsabile parallattico.

- Come sarebbe?

- L'esercito non risponde. Al telefono c'è un disco che dice "Spiacenti, siamo tutti a Baghdad: lasciate un messaggio dopo il segnale acustico".

- E la Guardia Nazionale?

- Al loro numero risponde il CCT. Faceva parte del contratto, non ricorda?

Zlott impallidì. Barnes controllò l'orologio: il black-out durava ormai da sei ore. I saccheggi avrebbero raggiunto il culmine prima dell'alba. Se l'energia non fosse tornata entro l'indomani, le scorte di cibo si sarebbero esaurite, e allora sarebbero venuti gli orrori più atroci: stupri di massa, cannibalismo, esecuzioni sommarie, roghi, epidemie, addirittura la cancellazione del campionato di calcio...

No: lui doveva impedire tutto questo. Era suo preciso dovere di scienziato applicare le capacità inventive di cui disponeva e organizzare una barriera di efficienza e tecnologia contro l'avanzata della barbarie. Non poteva sottrarvisi.

- Ascoltatemi attentamente. - disse - Prima di tutto ci occorrono armi. Vediamo... Con Mastro Lindo per pavimenti, toner per stampanti, palline del mouse, graffette e guide d'onda posso costruire dei lanciagranate.

- Bum! E chi sei, Mac Gyver?

- Sbagliate a non prendermi sul serio. - li redarguì Barnes. - Siamo sull'orlo del baratro: tutto ciò che il progresso ha costruito nell'arco dei secoli può crollare da un momento all'altro, riportandoci a essere lupi che si azzannano l'un l'altro.

- Ed, oggi sei melodrammatico come una vecchia checca! - obiettò Zlott - In fondo il CCT funziona ancora. La civiltà non può crollare completamente, non fintantoché ogni cittadino può ascoltare il suo oroscopo personalizzato e l'ora esatta quando lo desidera.

- E' vero, il sistema regge, e reggerà. Ma gli operatori? Quelli del turno attuale non possono tornare a casa per riposarsi, e gli operatori del nuovo turno non possono arrivare a sostituirli perché le strade sono bloccate e i treni non funzionano. Chi risponderà al telefono?

- Tratterrò quelli in servizio. Pagherò gli straordinari.

- Non servirà: i soldi perderanno valore non appena le scorte di cibo termineranno.

Zlott stava per replicare, ma dal corridoio in quell'istante giunsero urla selvagge e rumori animaleschi di colluttazione. Dolly, la segretaria di Zlott, coi capelli scarmigliati e i vestiti a pezzi da cui trasparivano le capacità professionali per le quali era stata assunta (vedi figura 2.q del mio libro "Anche tu Bill Clinton con la Lewinsky") entrò nell'ufficio correndo a perdifiato.

- Micion... ehm, signor presidente, è una tragedia! Le macchinette del caffè hanno finito la miscela, e anche le ciambelline MisterDay e i Ritz Saiwa sono esauriti. Gli impiegati sono furibondi! Stanno venendo qui a spaccare tutto!

- Esauriti? Com'è possibile? Non abbiamo scorte?

- Certo che le abbiamo, ma gli addetti si sono barricati nel magazzino, hanno scacciato la sorveglianza a colpi di raccoglitori ad anelli nelle gengive e hanno proclamato la repubblica autonoma di Maramaogniflex: adesso vendono le scorte solo in cambio di compensi in natura.

- Tutto questo è assurdo! Gli parlerò io! - Zlott sollevò la cornetta, ascoltò, la ripose con aria abbattuta.

- Cosa dicono, signore?

- Niente. C'è il disco del CCT.

- Che vi avevo detto?

- Ok, Ed: avevi ragione tu. Che dobbiamo fare?

Barnes aggrottò le sopracciglia. - Tu niente, Bernie. Prima mi ero sbagliato, a chiederti di collaborare... A pensarci bene, è necessario che tu perda la vita in modo truculento, affinché sia chiaro che il vecchio sistema di potere viene spazzato via e sostituito dal regime degli scienziati che domineranno il mondo per via della loro preparazione e intelletto superiore.