Pur essendo a tutti gli effetti un semplice "contenitore", per uscire indenne da 50.000 anni nello spazio e da un rientro nell'atmosfera terrestre, Keo ha bisogno di elevate prestazioni meccaniche e termiche. Per questo i progettisti hanno pensato a una serie di scudi e schermi per difendere la capsula, in una sorta di "cipolla" protettiva. Lo strato più esterno sarà costituito da una lega di alluminio per prevenire l'aggressività dell'ossigeno atomico e ridurre il pericolo di ossidazione. Dopodiché seguiranno diversi strati di materiali pesanti intervallati da intercapedini di vuoto, per proteggere la sonda dagli eventuali impatti con micrometeoriti e detriti orbitanti. Procedendo verso l'interno sono poi previsti alcuni strati di titanio e tungsteno per riparare la sonda dai raggi cosmici e, successivamente, ci sarà uno scudo termico per far resistere la capsula alle temperature estreme raggiunte durante il rientro nell'atmosfera che possono arrivare fino a quasi 3.000 °C. In questo modo la temperatura all'interno della capsula non supererà i 450 °C e in compenso, lo scudo, a contatto con l'atmosfera, innescherà un processo di ionizzazione del cielo settentrionale, creando una sorta di Aurora Boreale artificiale. Infine, per proteggere il contenuto della capsula sarà utilizzata una speciale schiuma metallica contenuta in un guscio in titanio per assorbire il colpo dovuto all'impatto al suolo e proteggere così il carico. Infine la densità di Keo sarà rigorosamente minore di 1, permettendogli così di galleggiare nel caso di un eventuale atterraggio in acqua.
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