Il Ragazzo non se la cavava male in teologia, pensai, anche se Lui dal Suo punto di vista avrebbe molto probabilmente preferito chiamarla egologia. Io intanto avevo recuperato un po' di coraggio scoprendo grosse incongruenze nel discorso di Dio. Fu con un sottile piacere che mi apprestai a fargliele notare.

- Lei ha detto un mucchio di cretinate! - dissi in tono agrodolce con la dovuta arroganza - In primo luogo l'Uomo è una specie dinamica, evolutasi attraverso innumerevoli fasi dalle scimmie ed è assurdo che Lei ora parli di accesso al Paradiso solo mediante pagamento di 50.000 azioni DIO S.r.l. in quanto la DIO S.r.l. è sorta solo pochi decenni fa; cosa facevano gli uomini prima, senza le azioni per il Paradiso, andavano tutti all'Inferno? Poi trovo insensato il suo - look - : erano forse in giacca e cravatta Adamo ed Eva quando Lei li creò a Sua immagine e somiglianza? Ed in secondo luogo, che dire dei buchi neri, dello spaziotempo contorto e sconvolto, dei misteri della gravitazione? Come fa ad aver creato qualcosa che - se Lei è davvero a nostra immagine e somiglianza - non è assolutamente in grado di comprendere? E se li comprende, come può ancora dichiararsi a nostra immagine e somiglianza?

L'avevo messo in difficoltà. Ne ero certo. Stavo dialetticamente tenendo testa a Dio. Forse l'avrei addirittura costretto a lasciarmi andare in Paradiso.

- Lei è molto cattivo. - rispose pacato Dio - Ed è per questo che Io la sbatterò molto più a fondo nell'Inferno di quanto non intendessi fare prima.

La mia fede in me crollò miseramente e, mio malgrado, tornai a scoprire ed essere succube della Fede nel Signore.

- Lei non ha capito un fatto essenziale. - proseguì Dio - Nessuno di voi l'ha mai compreso. DIO NON PUO' ESSERE ANACRONISTICO! Se lo fosse, allora sì che non avrebbe alcun senso. Io ho creato l'Uomo a Mia immagine e somiglianza, certo. Ma non è esatto. In realtà Io l'ho creato e continuo a ricrearlo, istante dopo istante, giorno dopo giorno, adattandolo alle mutevoli esigenze rappresentate dal mio divenire. Sono Io che mi trasformo incessantemente, fin dall'inizio dei tempi in cui per Caso Mi generai. Sono Io che un giorno presi coscienza nel modo umano di ciò che ero e facevo. Lei Mi vede ora in giacca e cravatta discutere di azioni. Una volta Mi avrebbe trovato vestito di pelli arroccato in una caverna a concedere il Paradiso a chi Mi portava più pecore. Lei Mi parla di buchi neri, di gravitazione, di spaziotempo. Li conosco, sì. Ma non crede che anche un Dio abbia diritto ad un inconscio? Dopotutto siamo a reciproca immagine e somiglianza... Le forze arcane della natura sono, come tutto, parte di Me ed opera Mia, ma non per questo soggiacciono necessariamente al Mio Io razionale. Alcune di esse, le incomprensibili per antonomasia, sono manifestazioni del Mio volere inconscio, delle Mie pulsazioni irrazionali, esse sono le Contraddizioni Divine! Io, come Dio, passeggio solo attraverso il sentiero del tempo e scrutando il paesaggio Mi arricchisco d'Informazione e Complessità. E' mio diritto e mio destino. Il sentiero iniziò per caso una specie di mattino sui postumi di una specie di serata Caotica, e finirà quando il paesaggio sarà troppo monotono per venire ancora guardato. Una bella passeggiata! Il Mio vero, unico, reale passatempo...

Una cosa mi fu subito ben chiara quando finì di parlare. Quel tipo doveva essere dannatamente importante! Se avessi fatto un discorso simile io, da vivo, mi avrebbero certamente frustato. E Dio, invece, oltre ad essere stato profondo impunemente, si sarebbe ora ancora divertito a sbattermi all'Inferno. Cercai di mantenere il discorso sull'argomento per ritardare quella infelice prospettiva.